Cosa vedere a Torino: 20 luoghi da amare

Una guida essenziale alla cose da fare per innamorarsi di Torino

Torino, è una città che ti entra nel cuore. Con le Alpi a farle da cornice, la collina, tre fiumi che la bagnano. Le chiese e le piazze barocche, gli eleganti caffè e le gallerie, le raffinate vie del centro, sono solo alcune delle delle cose che rendono Torino unica.

Cosa fare e vedere a Torino: Giardini Reali e Mole Antonelliana

Elegante, sobria, ricca di storia. Dietro la sua aria seria e razionale, Torino nasconde un’anima misteriosa: Italo Calvino diceva che Torino “Attraverso la logica apre alla follia“. Nietzsche l’amò moltissimo e qui inpazzì. Ma dietro una facciata sobria ed elegante nasconde un’anima golosa: il cioccolato gianduja, i tramezzini, il gelato a stecco, il vermouth, l’aperitivo sono nati qui, e vi aspettano nei caffè storici e nei bar che costellano le vie porticate dello shopping. E se il freddo si fa sentire, rifugiatevi in uno dei tanti musei e gallerie: c’è l’imbarazzo della scelta, dalle antichità egizie all’arte contemporanea.

Vivere l’atmosfera “regale” nelle Residenze Sabaude, fare shopping in centro, scattare una foto in un punto panoramico, andare a caccia di prodotti multietnici a Porta Palazzo oppure di oggetti vintage al Balon, gustare un Bicerìn in un caffè storico.

Partendo dal centro storico, fino alla “Corona di Delizie” che circondava la capitale sabauda, scoprirete le migliori cose da fare a Torino. E se le conoscete già… a fondo pagina troverete altre cose più insolite da vedere.

1 – Fare una passeggiata nel centro storico, alla scoperta delle piazze e dei palazzi più belli di Torino

Una delle prime cose da fare a Torino è immergersi nel fascino del centro storico, tra eleganti piazze, palazzi barocchi e lunghi portici.

Piazza Castello è il centro del centro storico, qui si concentra il meglio dell’architettura torinese: Palazzo Reale con le sue sale che profumano ancora di corte sabauda, Palazzo Madama che sembra non riuscire a decidere se essere medievale o barocco, la chiesa di San Lorenzo dove Guarino Guarini ha sfidato le leggi della geometria con quella cupola che sembra voler toccare il cielo. E poi c’è il Teatro Regio, firmato da Carlo Mollino, che negli anni Settanta ha saputo dialogare con tutto questo passato senza timidezza. Sotto i portici troverete anche la raffinata Galleria Subalpina.

A due passi, la Cattedrale di San Giovanni Battista custodisce la Sindone sotto un’altra delle cupole impossibili di Guarini – quella a pagoda che da fuori sembra un esperimento orientale finito per sbaglio in Piemonte.

Piazza Carignano ha un’atmosfera più raccolta, quasi intima. Palazzo Carignano, con quella facciata curva che abbraccia lo spazio, ospita il Museo del Risorgimento e dialoga con il Teatro Carignano e il ristorante Del Cambio, dove la cucina stellata convive con arredi che hanno visto passare Cavour e i suoi contemporanei.

Piazza San Carlo, il famoso “salotto” della città, mantiene quella sua compostezza da borghesia piemontese – elegante senza ostentare, con i portici che offrono riparo e i caffè storici che continuano a servire golosità come cent’anni fa.

Le cose da vedere nel centro di Torino sono molte e le troverete nell’itinerario il Centro Storico di Torino

2 – Vedere Torino dalla punta della Mole Antonelliana

Nel cuore di Torino svetta la Mole Antonelliana, emblema indiscusso della città. Progettata da Alessandro Antonelli nel 1863 e completata nel 1889, la Mole nacque con un destino insolito: concepita originariamente come sinagoga per la comunità ebraica, divenne poi il monumento più alto di Torino, prima di trasformarsi nel celebre Museo Nazionale del Cinema.

Con i suoi 167  metri d’altezza la Mole Antonelliana rimase per oltre un secolo l’edificio più alto di Torino, superando in altezza persino il grattacielo Intesa Sanpaolo (la leggenda narra che sia stato fatto abbassare per non superarla). Soltanto il Grattacielo della Regione Piemonte, completato nel 2022 con i suoi 205 m di altezza, ha infine scalzato la Mole dal primato cittadino.

L’ascensore panoramico della Mole vi porta a un’altezza che cambia completamente la prospettiva su Torino. Da lassù, la città si distende ordinata come una scacchiera, con le Alpi che fanno da quinta naturale e il Po che serpeggia tra i quartieri. È uno di quei momenti in cui capite davvero come è fatta una città.

Tornati giù, il Museo Nazionale del Cinema vi aspetta sotto quella volta che da dentro sembra ancora più impressionante. Il percorso si snoda a spirale su cinque livelli, e ogni piano racconta un pezzo di storia del cinema attraverso installazioni spettacolari e divertenti. Tra lanterne magiche che sembrano uscite da un sogno di Méliès e ricostruzioni di set che riconoscereste anche a occhi chiusi, vi trovate a viaggiare attraverso un secolo di pellicola.

3 – Immergersi nel mistero dell’antico Egitto al Museo Egizio

Il Museo Egizio è una tappa imperdibile tra le cose da fare a Torino: fondato nel 1824 su impulso di Carlo Felice di Savoia, è il più antico museo al mondo dedicato esclusivamente alla civiltà egizia e il più grande dopo quello del Cairo.

Con oltre 37.000 reperti distribuiti su un percorso di visita di circa due chilometri e 60.000 m² di allestimento, il museo racconta 4.000 anni di storia attraverso mummie, papiri, statue monumentali e oggetti di uso quotidiano. Il riallestimento continuo ha dato vita a spazi multisensoriali come la Galleria della Scrittura, dedicata ai geroglifici, e la Galleria dei Re, mentre la recente trasformazione firmata dallo studio OMA ha introdotto la suggestiva “Piazza Egizia”: un cortile verticale coperto in vetro e acciaio che ospita un giardino pensile, una caffetteria e una sala immersiva sotterranea, rendendo il museo più aperto e integrato con la città.

Per vivere appieno questa esperienza, occorre prenotare il biglietto online e dedicare almeno 2–3 ore al percorso di visita e, se possibile, partecipare a una delle visite guidate che svelano i segreti dei geroglifici e delle mummie. Inserite il Museo Egizio nella vostra lista delle cose da fare a Torino, per un viaggio nel tempo che unisce storia millenaria, architettura contemporanea e innovazione museale.

Per saperne di più, visitate la pagina Il museo Egizio di Torino.

4 – Il Museo dell’automobile, in quale città se non Torino?

Torino è la capitale italiana dell’auto … e di auto collezionate, in questo museo ne vedrete tantissime.

Il Museo Nazionale dell’Automobile, affacciato sul Po con vista sulla collina torinese, è una delle cose imperdibili da vedere a Torino per gli appassionati di motori e non solo: qui, in un allestimento scenografico unico, oltre 200 vetture d’epoca e modelli contemporanei raccontano l’evoluzione dell’auto dalle sue origini fino ai prototipi del futuro, accompagnate da installazioni multimediali, diorami interattivi e curiosità che rendono la visita coinvolgente per tutte le età. Non perdete il divertimento di salire sulla “giostra – catena di montaggio”, un percorso dinamico che simula il processo di assemblaggio, passeggiate sul pavimento-mappa per ammirare Torino dall’alto e osservate da vicino la ricostruzione di una carrozzeria d’epoca.

La scenografia coinvolgente trasforma ogni visita in un’esperienza immersiva, dove il passato industriale di Torino si intreccia con le visioni del futuro della mobilità.

Per saperne di più, visitate la pagina Il Museo dell’Automobile di Torino.

5 – Aperitivo in piazza Vittorio e serata a San Salvario

L’aperitivo ha una data di nascita precisa e un indirizzo: 1786, Torino, piazza Castello, nella bottega in cui il signor Carpano inventò il Vermouth, quella miscela di vino e erbe aromatiche che presto conquistò la città e non solo. Cinzano e Martini seguirono l’esempio, e nel giro di pochi decenni Torino si trasformò nella capitale dei liquori da aperitivo.

Durante l’Ottocento, i baristi torinesi iniziarono a proporre vermouth e bitter nel tardo pomeriggio – erano bevande che aprivano l’appetito, preparando il palato alla cena. L’intuizione geniale fu aggiungere qualche stuzzichino gratuito: olive, tartine, noccioline. Quello che era nato come semplice accompagnamento si trasformò in un rito sociale, un momento che scandiva la giornata.

Da Torino, l’abitudine si diffuse in tutta Italia, adattandosi ai gusti e alle tradizioni locali. Oggi l’aperitivo è diventato una delle esportazioni culturali italiane più riuscite, Milano è diventata la città da bere, ma le sue radici affondano ancora nei caffè storici e nelle osterie del capoluogo piemontese, dove tutto iniziò.

Tomini aperitivo a Torino

Le zone di Torino preferite dai torinesi per questa piacevole attività, che spesso è un sostituto della cena, sono piazza Vittorio, una delle più grandi d’Europa, con una spettacolare vista sulla collina, il quartiere multietnico di San Salvario, il Quadrilatero Romano con le sue enoteche e vinerie oppure la zona attorno a Santa Giulia in Vanchiglia, frequentata da ragazzi e universitari.

Per proseguire la serata potete rimanere su Piazza Vittorio, scendere ai Murazzi, i vecchi magazzini che si affacciano sul Po dove hanno riaperto diversi locali. Oppure spostarvi a San Salvario o ancora a Vanchiglia, zona in ascesa nella vita notturna torinese. Per tirare tardi potete andare in periferia al Bunker,una vecchia fabbrica riconvertita in spazio polifunzionale che spesso ospita dj set, oppure all’Hiroshima Mon Amour, storico locale per la musica live. Se invece preferite rimanere in centro città, il Jazz Club è una valida alternativa, più tranquilla.

Scoprite di più su cosa fare la sera a Torino nella pagina Torino by night

6 – Gustare un Bicerin o una cioccolata calda in un caffè storico

Volete fare un salto indietro nel tempo e respirare l’eleganza di una Torino d’altri tempi? Tra le cose da fare a Torino non può mancare una pausa tra gli specchi antichi, i velluti e boiserie in legno di uno degli storici caffè torinesi, luoghi un tempo frequentati da nobili, protagonisti del Risorgimento, scrittori e filosofi.

Il Bicerìn, la bevanda calda a base di caffè, cioccolato e crema di latte, è la bevanda più tipica, simbolo della golosità torinese.

Caffè storici imperdibili:

  • Al Bicerin in piazza della Consolata (dal 1763), il locale dove è nato
  • Caffè Mulassano, minuscolo caffè che ha inventato i tramezzini
  • Baratti & Milano per il cioccolato d’eccellenza e le sale elegantissime
  • Caffè San Carlo nel salotto della città

Ogni sorso di Bicerìn racconta la passione torinese per il cioccolato, una storia che inizia nel Seicento e arriva fino alle eccellenze contemporanee come Gobino, Castagna, Caffarel e Venchi. Tra le boiserie in legno di questi locali storici, respirerete l’atmosfera che un tempo attirò Cavour, Nietzsche e i protagonisti del Risorgimento.

Volete saperne di più sui caffè storici di Torino? Visitate la breve guida al Bicerin o la guida alla scoperta dei caffè storici di Torino.

Se siete amanti del Caffè, merita una visita il Museo Lavazza, nel quartiere Aurora fuori dal centro, per un percorso immersivo nella storia e cultura del caffè, in compagnia di Caballero e Carmencita.

7 – Arrampicarsi sulle curve paraboliche del Lingotto e Immergersi nei sapori di Eataly

Oggi ne sono rimaste poche, ma nel secolo scorso a Torino le fabbriche di certo non mancavano.
Il Lingotto era uno degli stabilimenti più imponenti, ammirato anche da Le Corbusier per la sua imponenza e razionalità: una macchina per produrre auto. Nei vari piani di questo enorme stabilimento venivano prodotte le FIAT che, al termine della lavorazione, venivano collaudate sulla pista posta sul tetto. Oggi le macchine non ci sono più ma la pista è rimasta ed è divertente arrampicarsi a piedi sulle sue ripide curve paraboliche.

La rampa del Lingotto

Tra le cose da fare al Lingotto segnate una visita alla Pinacoteca Agnelli, progettata da Renzo Piano, autore della riconversione del Lingotto da fabbrica a centro polifunzionale. Nel padiglione sospeso sulla pista del Lingotto vedrete alcuni capolavori di grandi maestri come Canaletto, Canova, Matisse, Modigliani.

Arrampicarsi a piedi sulle curve paraboliche è un’esperienza che mescola nostalgia industriale e voglia di giocare.

Accanto al Lingotto, nei locali del vecchio stabilimento della Carpano, è nata la prima Eataly al mondo, quando ancora nessuno sapeva che sarebbe diventata un fenomeno globale. Qui potete scegliere se mangiare nei ristorantini tematici, concedervi lo stellato Casa Vicina, oppure semplicemente girare tra i banchi a riempire borse di prelibatezze. È il modo più goloso di chiudere una visita al Lingotto.

8 – Andare per mercati: Porta Palazzo e il Balon

Una delle cose più caratteristiche da fare a Torino è una passeggiata a “Porta Palazzo”:  il posto più multietnico di Torino, noto per l’omonimo mercato in Piazza della Repubblica, il più grande della città e uno dei più vasti in Europa. Qui troverete prodotti alimentari freschi di tutti i tipi, provenienti dai contadini del Piemonte, dalle varie regioni d’Italia e da diverse parti del mondo.

I padiglioni coperti ospitano svariate gastronomie, panetterie e macellerie, il mercato del pesce e il Mercato Centrale, con moltissimi ristorantini e botteghe dedicate alla cucina italiana e non solo. Se preferite un’esperienza più verace Porta Palazzo è il luogo ideale per scoprire la cucina multietnica di Torino: potrete scegliere tra svariati ristoranti etnici che offrono piatti della cucina africana, asiatica e mediorientale.

Assolutamente da fare: tutti i sabati e la seconda domenica del mese, a Borgo Dora si svolge il Balôn, che si pronuncia Balùn ed è il più importante mercato dell’usato e dell’antiquariato a Torino. Il posto ideale per scovare oggetti d’altri tempi o un abito second hand a buon mercato.

Volete saperne di più su cosa fare a Porta Palazzo e Borgo Dora? Andate all’itinerario Porta Palazzo e Balon

9 – Fare una passeggiata al Valentino e al Borgo Medievale

Il Valentino è il parco più amato dai torinesi. Un posto fantastico per una passeggiata romantica lungo il fiume, per fare un pic nic o per trascorrere qualche ora all’aria aperta, godersi la natura, la vista sulla città e sulla collina.

Percorrendo i viali del parco che costeggiano il fiume noterete alcuni caratteristici locali con affaccio sul fiume: sono gli “imbarchini“: dove un tempo i torinesi affittavano una barca o un pedalò per una gita sul fiume, ora è possibile bere qualcosa, mangiare o ascoltare buona musica.

Tra le cose da vedere nel parco ci sono l’elegante e fiabesco Castello del Valentino, un antico castello del XVII secolo che oggi ospita la sede della facoltà di Architettura e il pittoresco Borgo Medievale: un piccolo villaggio con mura, ponte levatoio, botteghe artigiane e castello. Sembra autentico, ma è una fedele ricostruzione di inizio novecento, che riproduce gli elementi di alcuni castelli di Piemonte e Val d’Aosta.

Un posto magico che vi trasporterà con la fantasia all’epoca di dame e cavalieri, assolutamente da vedere se avete bambini al seguito. Siete in visita a Torino con piccoli turisti? Andate alla pagina … 10 cose da vedere a Torino con i bambini.
Se invece volete sapere qualcosa in più su cosa vedere al Parco del Valentino, ecco la pagina che fa per voi.

10 – Visitare almeno una delle Residenze Sabaude

Torino è stata per secoli la sede di Casa Savoia. I sovrani che si sono succeduti nel tempo hanno arricchito il territorio con eleganti e sontuose residenze, dando vita alla cosiddetta “Corona di Delizie”: un insieme di castelli, palazzi, ville e giardini disseminati in tutto il Piemonte, oggi riconosciuti come Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO.

La più celebre e imponente di queste dimore è senza dubbio la Reggia di Venaria Reale, considerata uno dei più splendidi palazzi reali d’Europa e una delle principali attrazioni turistiche di Torino, nonché tra le più visitate in Italia. Costruita a partire dal XVII secolo come residenza estiva dei duchi di Savoia, la Reggia si trova a pochi chilometri a nord della città, immersa in un vasto parco che si estende per oltre 60 ettari.

Il palazzo è caratterizzato da un’imponente facciata barocca e dagli splendidi interni. Tra le sale più famose ci sono la Galleria Grande, la fotografatissima Sala di Diana, la Sala del Trono e la Camera da Letto del Re.

Oltre alle visite al palazzo, la Reggia di Venaria Reale offre molte attrazioni, come i giardini all’italiana, con i ciliegi che in primavera si tingono di rosa, il Borgo Antico, la Scuderia Juvarriana, il Parco della Mandria. Prevedete quindi almeno mezza giornata tra visita e spostamenti.

Se non potete allontanarvi dal centro di Torino, potete visitare Palazzo Reale, la residenza urbana dei Savoia: oltre agli splendidi saloni, nella visita potrete ammirare anche la Cappella della Sindone, capolavoro barocco di Guarini, la Galleria Sabauda, il Museo di Antichità e l’Armeria Reale. E per riposarvi nel verde, fate due passi nei Giardini reali.

Anche il Castello del Valentino, di cui abbiamo parlato prima e Villa della Regina in collina sono splendide residenze sabaude facilmente raggiungibili da chi non vuole allontanarsi dalla città.

La palazzina di Caccia di Stupinigi e il Castello di Rivoli, sede del famoso Museo d’arte contemporanea, meritano una visita per chi ha più tempo, visto che sono fuori Torino.

11 – Ammirare Torino dall’alto: salire a piedi al Colle dei Cappuccini o a Superga con la “dentiera”

Torino è unica anche per la sua posizione. Una città abbracciata dall’arco alpino. Ma per godere a pieno di questo scenario occorre vedere la città dall’alto.

Il punto panoramico più comodo e gratuito da cui godere di uno splendido tramonto sulla città è il Colle dei Cappuccini: una terrazza che si affaccia su Torino dalla collina, facilmente raggiungibile a piedi da Piazza Vittorio (ci vogliono circa dieci minuti).

Un altro punto panoramico è la basilica di Superga, che svetta sulla collina torinese: è possibile vederla spuntare tra i tetti delle case di Torino in molti punti della città.  Essendo fuori dal centro cittadino,  è raggiungibile in macchina, oppure, se avete un po’ di tempo, con i mezzi pubblici. Uno dei modi più caratteristici per salire a Superga è prendere la “dentiera“: uno storico trenino a cremagliera, che si arrampica su per la collina. Giunti in cima, potrete visitare la basilica barocca, opera dell’architetto barocco Juvarra, le tombe dei Savoia e la lapide commemorativa nel punto in cui si schiantò l’aereo del Grande Torino.

Se volete altri spunti per viste panoramiche su Torino andate alla pagina Torino panoramica: le più belle viste da 0 a +670 metri

12 – Fare un salto alle OGR: le officine della cultura e dell’innovazione

Le Officine Grandi Riparazioni sono uno degli edifici più affascinanti e imponenti da visitare a Torino, autentica testimonianza del suo passato industriale. Un tempo dedicate alla manutenzione dei treni, oggi le OGR sono state trasformate in un grande spazio polifunzionale che unisce cultura, innovazione e intrattenimento.

Chi entra alle OGR per la prima volta resta sicuramente impressionato dall’ampiezza degli spazi e dalla qualità del progetto di riconversione. Oggi ospitano mostre, installazioni artistiche, concerti, eventi, oltre a ristoranti e al più importante incubatore di startup in Italia, rendendole uno dei simboli della Torino contemporanea.

13 – Fare una passeggiata alla scoperta del Liberty torinese

Se Barcellona ha Gaudí, Bruxelles è celebre per le architetture di Victor Horta, e tutti conoscono gli iconici ingressi della metro parigina firmati da Guimard, anche Torino può vantare una ricca eredità Liberty (o Art Nouveau che dir si voglia), visibile in numerosi edifici affascinanti disseminati in città.

Uno dei più noti è la splendida Villa Scott, situata sulla collina torinese, diventata famosa anche come set cinematografico per film cult come Profondo Rosso di Dario Argento e La donna della domenica di Luigi Comencini.

Gli isolati lungo corso Francia, a pochi passi da piazza Statuto, offrono alcuni degli esempi più notevoli di architettura Liberty torinese. Qui, tra decorazioni floreali, ferri battuti eleganti, vetrate colorate e forme sinuose, si respira ancora l’atmosfera raffinata dell’inizio del Novecento. E per concludere il percorso, fermatevi al vivace e alla moda mercato di piazza Benefica, perfetto per una pausa tra bancarelle e vestiti firmati.

Volete l’itinerario completo? Andate alla pagina dedicata alla Torino Liberty.

14 – Camminare tra arte, natura e storia a Flashback Habitat

Un luogo magico ai piedi della collina di Torino, fuori dalle principali mete turistiche. Qui, in un parco che un tempo ospitava una clinica di lusso e successivamente un orfanotrofio, si può passeggiare tra installazioni e opere d’arte, fermarsi in un bistrot accogliente e godersi una terrazza panoramica che regala una vista mozzafiato su Torino.

Nella pagina dedicata a Flashback Habitat, troverete tutto quello che vi serve.

15 – Andare a caccia di curiosità e scoprire i luoghi insoliti di Torino

Torino è piena di posti curiosi e insoliti da scoprire. Dalla Fetta di Polenta, l’edificio con una facciata di soli 54 cm, al Palazzo con il Piercing, dagli animali scolpiti e disegnati sui muri, alle case sugli alberi. Scoprirete dove vedere un sommergibile e cosa toccano i torinesi per avere un po’ di fortuna…

L’articolo completo lo trovate qui: Cose curiose e insolite da vedere a Torino

16 – Visitare il Museo Lombroso, il Museo della Frutta e quello di Anatomia

A San Salvario a pochi passi dal Valentino nel Palazzo degli Studi Anatomici ci sono tre musei che potete vedere solo a Torino.

Il Museo di Antropologia Criminale “Cesare Lombroso” è un museo unico al mondo, che vi farà fare un viaggio nelle pieghe oscure dell’animo umano: tra graffiti carcerari, disegni, vestiti e mobili realizzati in vecchi manicomi, teschi e maschere morturarie scoprirete le teorie controverse del padre dell’antropologia criminale. e

Il Museo della Frutta “Francesco Garnier Valletti” è un piccolo gioiello che conserva centinaia di frutti in cera modellati alla fine dell’Ottocento: un archivio della biodiversità perduta del Piemonte agricolo, dove ogni mela e ogni pera racconta la memoria gustativa del territorio.

Il Museo di Anatomia Umana “Luigi Rolando” completa questo trittico con una collezione che unisce fascino e rigore didattico. Le cere anatomiche settecentesche sono particolarmente suggestive e offrono uno sguardo sulla Torino scientifica spesso trascurata dai circuiti turistici. Un museo che conserva persino lo scheletro del suo fondatore.

17 – Gustare la cucina piemontese in una piola o in un ristorante

La vera anima di Torino si assapora nelle piole e nei ristoranti che custodiscono le ricette della tradizione. Le piole sono l’essenza della socialità torinese: locali dove il tempo rallenta e dove potrete gustare, gli agnolotti, i tajarin al tartufo, la bagna cauda condivisa in compagnia, e il fritto misto alla piemontese con la sua armonia di sapori.

Tra i ristoranti più raffinati spicca il Del Cambio, tempio della cucina elegante dove hanno cenato Cavour e Verdi. Scannabue a San Salvario, è un ottimo mix tra qualità e prezzo. Se volete uscire dalla tradizione, Condividere alla Nuvola Lavazza è un esperienza molto divertente e creativa, a partire dal concept ideato da Ferran Adrià.

Concludete con i dolci piemontesi: baci di dama, bonet, panna cotta, zabajone. E per accompagnare tutto, occorre provare almeno uno dei grandi vini piemontesi: Barolo, Barbaresco, Nebbiolo, Dolcetto, Barbera, oppure un Arneis o un Erbaluce per chi preferisce i bianchi.

18 – Fare un giro su un tram storico

Tram storico Torino

Salire sui vagoni verde e panna della linea 7 è un piccolo viaggio nel tempo, dove il rumore ritmico sui binari diventa melodia urbana. La piccola vettura della Linea 5 che effettua corse speciali vi farà pensare a San Franscisco e a Lisbona. Altre linee urbane come il 16 utilizzano ancora le vecchie vetture arancioni. Sui tram storici di Torino, si può anche mangiare o scoprire la storia del cioccolato.

Se volete saperne di più visitate la pagina I Tram storici di Torino: un viaggio nel tempo su rotaie

19 – Curiosare tra gli ex voto della della Consolata

Si dice che il Santuario della Consolata sia la chiesa più amata dai torinesi. Di sicuro è una delle più riccamente decorate e piena di ex voto: un toccante museo spontaneo della devozione torinese.

Nella cripta si accumulano testimonianze di gratitudine che raccontano secoli di vita quotidiana: piccoli cuori d’argento per amori salvati, occhi di metallo per la vista ritrovata, fotografie sbiadite di militari tornati dalla guerra. I quadretti naïf dipinti dai fedeli sono piccoli capolavori che immortalano incidenti evitati, malattie sconfitte, situazioni disperate risolte.

20 – Vivere Torino in base alla stagione

In primavera, quando i primi tepori svegliano i fiori sui alberi, la città rivela la sua anima più dolce. È il momento perfetto per perdersi nei Giardini di Venaria Reale tra le prime fioriture dei ciliegi o per scoprire un aperitivo al sole in Piazza Vittorio. Il Valentino si riempie di studenti nei prati e famiglie che fanno pic-nic, mentre dalle terrazze panoramiche i tramonti cominciano a promettere calore. La stagione del Salone del Libro.

L’estate trasforma Torino in un grande salotto sotto le stelle. I Murazzi si animano fino a tarda sera, i cinema all’aperto punteggiano i parchi, i dehors si fanno spazio nelle strade. Nei parchi di Torino aprono i cosiddetti punti verdi, dove rinfrescarsi la sera ascoltando musica o assistendo a uno spettacolo ( e scappando dalle zanzare…). Tra gli appuntamenti dell’estate torinese, spicca il Kappa Futur Festival che richiama persone da tutto il mondo per ballare sotto le tettoie del Parco Dora. Un tempo c’erano storici festival come Pellerossa, Traffic e Todays, che portavano a Torino nomi internazionali, ma purtroppo si sono persi per strada. A settembre, invece, ogni due anni, la città riparte con il Salone del Gusto e Terra Madre.

L’autunno regala a Torino la sua luce più poetica. Le foglie dei platani dipingono di oro le strade, gli alberi del Valentino si tingono di rosso. La prima settimana di novembre è quella più calda dell’anno: la Art week torinese condensa inaugurazioni in tutte le gallerie, grandi rassegne come Artissima, Paratissima e the Others, e Club to Club (C2C) il più bel festival musicale di Torino. Sempre a noembre le Nitto ATP Finals portano a Torino i più grandi grandi del Tennis.

L’inverno svela l’anima più intima della città. Il momento perfetto per rifugiarsi nei caffè storici con un Bicerìn o una cioccolata fumante. Quando le Luci d’Artista si accendono e le Alpi si tingono di bianco, Torino diventa una città da scoprire al rallentatore: nelle librerie, nei musei da visitare con calma.

La Mappa delle 20 cose da vedere a Torino

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