La cucina torinese, profondamente radicata nella tradizione piemontese, offre un’esperienza gastronomica unica e ricca di storia. La cucina piemontese è amata tanto in Italia quanto nel resto del mondo. Se ti stai chiedendo cosa mangiare di tipico a Torino, sappi che le proposte sono tantissime e tutte da scoprire. Dai raffinati agnolotti all’intensa bagna cauda, dal croccante fritto misto al sontuoso gran bollito, senza dimenticare i delicati tajarin, la vellutata panna cotta e il tradizionale bunet, questi piatti non conoscono confini: si gustano a Torino e ad Alba, ma anche a Londra o a New York.

Il segreto di questo successo? Un incontro raro e prezioso tra ingredienti straordinari del territorio piemontese, come le carni pregiate, una grandissima varietà di formaggi, il tartufo, il leggendario Barolo e una tradizione culinaria che mescola sapori popolari con l’eleganza delle tavole nobiliari, arricchita da influenze francesi.
Questa fusione di autenticità e tecnica, golosità e raffinatezza, era già evidente nel 1873, quando Giovanni Vialardi, chef di Carlo Alberto e poi di Vittorio Emanuele II, raccolse il sapere gastronomico piemontese nel suo “Cucina borghese semplice ed economica”, il manuale fondamentale della cucina piemontese moderna.
L’influenza di Slow Food sulla cucina piemontese
In Piemonte non a caso è nato Slow Food, Il movimento fondato da Carlo Petrini nel 1986 a Bra, simbolo di valorizzazione delle tradizioni culinarie locali e della promozione di un cibo “buono, pulito e giusto”. Slow Food ha avuto un impatto significativo sulla cucina piemontese, promuovendo la conoscenza e il consumo consapevole dei prodotti tipici della regione, come il tartufo bianco d’Alba, i vini e i formaggi locali e valorizzando i Presidi, ovvero prodotti alimentari tradizionali a rischio di estinzione.

Curiosità
Un pesce fuor d’acqua: la curiosa storia delle acciughe nella cucina piemontese
L’acciuga è un ingrediente fondamentale nella cucina piemontese, nonostante il Piemonte sia una regione lontana dal mare.
Le acciughe arrivarono in Piemonte attraverso la Via del Sale, una rotta commerciale storica che collegava la Liguria e la Francia al Piemonte. Una delle teorie più accreditate è che le acciughe furono utilizzate dai contrabbandieri per nascondere il sale, che era soggetto a dazi elevati. Questo stratagemma ha reso le acciughe un prodotto comune nella regione, nonostante la sua lontananza dal mare.
Cosa mangiare a Torino: i piatti tipici
Ecco alcune delle specialità più caratteristiche della cucina torinese.

Vitello Tonnato
Il Vitello Tonnato, o Vitel tonné, è uno degli antipasti più famosi della cucina torinese. Questo piatto consiste in sottili fette di vitello lessate e servite fredde, condite con una salsa tonnata a base di maionese, tonno, capperi e acciughe.
Agnolotti e Agnolotti del Plin
Gli agnolotti sono una tipica pasta fresca all’uovo, simili ai ravioli ma di forma rettangolare. Sono ripieni di carne e verdura cotta. Gli agnolotti del plin sono una variante più piccola e delicata degli agnolotti tradizionali. Il termine “plin” deriva dal dialetto piemontese e significa “pizzicotto”, riferendosi al gesto con cui si chiude l’agnolotto dopo aver inserito il ripieno. Vengono conditi con sugo di carne arrosto, oppure con burro e salvia, o con ragù di carne.
Entrambe le varianti degli agnolotti sono nate come piatti della cucina povera, utilizzando gli avanzi di carne per creare un pasto completo e gustoso. Questa tradizione è ancora viva oggi, con gli agnolotti che rappresentano un simbolo della cucina piemontese e vengono spesso serviti in occasioni speciali come a Natale.

Tajarin al Tartufo Bianco d’Alba
I Tajarin sono una tipica pasta fresca all’uovo del Piemonte, originaria delle Langhe e del Monferrato. Questa pasta è nota per la sua sottigliezza e il colore giallo carico, dovuti all’abbondanza di tuorli utilizzati nella sua preparazione (c’è chi ne mette 40 per un chilo di pasta). Questo piatto è condito con burro e impreziosito dal profumo del tartufo d’Alba.

Brasato al Barolo
Il Brasato al Barolo è uno stufato di carne di manzo cotto a lungo nel vino Barolo. Questo piatto unisce due grandi ingredienti della cucina piemontese: la carne di Fassone e il rinomato vino Barolo.

Bagna Cauda
La Bagna Cauda è una salsa calda a base di aglio, olio e acciughe, servita con verdure crude e cotte. È un piatto tradizionale piemontese, spesso consumato in autunno e inverno. Il nome “Bagna Cauda” deriva dal dialetto piemontese e significa letteralmente “salsa calda”.

Grissini rubatà
I rubatà sono una forma tradizionale di grissini noti per la loro caratteristica forma attorcigliata. Il nome deriva dal dialetto piemontese e significa “arrotolato”.
La storia dei rubatà è legata alla corte dei Savoia, dove vennero creati per soddisfare le esigenze alimentari del futuro Vittorio Amedeo II, che aveva difficoltà a digerire la mollica del pane.

Risotto al Barolo o al Castelmagno
Due varianti del risotto, con i prodotti d’eccellenza del territorio piemontese: il riso prodotto tipico del vercellese, condito con il Barolo dalle Langhe, o il formaggio Castelmagno dalla Valle Grana in provincia di Cuneo

Fritto Misto alla Piemontese
Il Fritto Misto alla Piemontese è un piatto tradizionale della cucina piemontese, con radici profonde nella cultura contadina locale. Questo piatto è nato come modo per utilizzare tutti gli ingredienti disponibili, in particolare le frattaglie e gli scarti di macellazione, trasformandoli in un pasto completo e gustoso.
Oggi è un piatto delle feste, che può includere fino a 30 diversi ingredienti:
- Carni: Frattaglie come animelle, rognoni, fegato, cervella di vitello o maiale, oltre a salsicce e fettine di carne
- Verdure: Carciofi, zucchine, funghi e carote
- Dolci: Frittelle di mela, amaretti e semolino fritto.
- Pesci: a volte, pesci d’acqua dolce come la trota

Gran Bollito Misto
Il Gran Bollito Misto è un secondo a base di carne, un grande classico della cucina piemontese.
Secondo la tradizione, deve includere:
- Sette salse: tra cui il bagnet verd (salsa a base di da prezzemolo, acciughe sotto sale, aglio, mollica di pane, aceto e olio di oliva) e il bagnet ros (salsa a base di peperoni, capperi, acciughe, aglio)
- Sette tagli di carne: tra cui tenerone, fiocco di punta, cappello del prete, pancia, punta di petto, noce e culatta.
- Sette ammennicoli: come testina, lingua, zampino, coda, gallina e cotechino.
- Sette contorni: verdure lesse o ripassate nel burro.

Tomini
I Tomini sono piccoli formaggi freschi cremosi, spesso serviti con il bagnet verd e il bagnet ros. Oppure in versione Tomini elettrici con peperoncino. Sono un antipasto tipico della cucina torinese.

Caponet
I Caponet sono involtini di cavolo verza farciti con carne tritata di maiale e salsiccia. Sono cotti al forno e spesso serviti come antipasto.

Battuta di Fassona o carne all’albese
La Battuta di Fassona è un antipasto composto da carne cruda di vitello tritata al coltello e condita con olio, limone, sale e pepe. La carne all’albese non è tritata ma servita a fettine sottili.

Salciccia di Bra
Una specialità gastronomica tipica della città di Bra, nel Roero, in Piemonte. La particolarità è che viene mangiata cruda.

Lingua al verde
Lingua di vitello o di bue bollita e servita con il bagnet verd
Dolci tipici di Torino

Bunet
Il tradizionale dolce al cucchiaio della cucina piemontese, originario delle Langhe. Questo dessert è noto per la sua consistenza cremosa e il sapore intenso, derivante dalla combinazione di ingredienti come uova, zucchero, latte, cacao, amaretti secchi e liquore

Gianduiotto
“Il cioccolatino” di Torino a base di cacao e nocciole, icona della città e simbolo del cioccolato piemontese, dalla tradizionale forma a barchetta rovesciata.

Baci di dama
Pasticcini secchi composti da due calotte di pasta frolla alla nocciola unite da un sottile strato di cioccolato fondente. Un perfetto equilibrio tra croccantezza e morbidezza.

Persipien (pesche ripiene)
Dolce tipico della tradizione contadina piemontese. Viene preparato utilizzando pesche mature, tagliate a metà e scavate per accogliere un ripieno a base di amaretti sbriciolati, cacao amaro, zucchero, uova e talvolta liquore. Il tutto cotto al forno.

Panna Cotta
Dessert tradizionale originario delle Langhe. È preparata con panna, zucchero, semi di vaniglia e gelatina. Viene servito con salse al caramello, cioccolato fuso o coulis di frutta fresca

Il Bicerin
La bevanda simbolo di Torino, a base di cioccolato, caffè e crema al latte. Servita in un bicchiere, il “bicerin“.

Zabaione
Tipico dessert a base di tuorli d’uovo, zucchero e Marsala. Spesso servito caldo, accompagnato da biscotti

Torta alle nocciole
Tipica torta originaria delle Langhe, realizzata con le nocciole, di solito della pregiata varietà Tonda Gentile del Piemonte