Il Museo della frutta

Scoprite uno dei musei più strani e affascinanti di Torino, con una collezione incredibile di oltre mille frutti perfettamente riprodotti

Museo della Frutta collezione di frutti artificiali Teca con frutta

A San Salvario, di fronte a Torino Esposizioni, c’è un palazzo che ospita quelli che probabilmente sono i musei più curiosi si Torino: il Museo di Anatomia, il Museo Lombroso e il Museo della Frutta. Tre luoghi dove l’eccentricità si fonde con la ricerca scientifica, creando un connubio affascinante e inaspettato. Tre posti che testimoniano lo spirito positivista della Torino di fine ottocento.

Il Museo della Frutta Garnier Valletti, in particolare, è un unicum al mondo: un tesoro nascosto che permette di osservare centinaia di varietà di mele, pere, pesche, albicocche, prugne, uve e scoprire il bizzarro mondo della pomologia, la scienza che studia e classifica le varietà di frutti. Ma qui la scienza diventa arte, una versione tridimensionale delle nature morte o dei quadri di Arcimboldo. Con una meticolosità che si spinge fino all’immortalare la frutta andata a male, marcia.

Una visita in questo museo apre anche gli occhi sulla biodiversità: sapevate che al mondo esistono oltre 7.000 varietà di mele?

Ma partiamo dall’inizio…

La storia del Museo della Frutta e del suo creatore

Il Museo della Frutta è stato inaugurato il 12 febbraio 2007, ma la sua storia inizia molto prima. La collezione di frutti artificiali plastici è opera di Francesco Garnier Valletti, un artigiano e artista nato a Giaveno nel 1808 e morto a Torino nel 1889. Valletti fu uno degli ultimi ceroplasti a dedicarsi al modellismo pomologico, creando opere d’arte che sembrano vivere grazie alla loro realistica rappresentazione.  

Iniziò come modellatore di fiori ornamentali in cera e la sua abilità lo portò fino a San Pietroburgo, alla Corte dello Zar Nicola I Romanov. Ritornato a Torino per motivi familiari, si dedicò alla modellazione della frutta, che vendeva come ornamento per tavole raffinate, ai collezionisti, ai vivaisti li che la usavano per mostrare ai clienti l’anticipazione concreta dei raccolti promessi dagli alberelli in vendita. Nelle scuole, i suoi frutti diventavano strumenti preziosi di conoscenza.

Ma soprattutto Garnier Valletti ne intuiva una missione più alta: diffondere la cultura delle varietà più pregiate e produttive, svelandone la bellezza e il valore. Dare ordine al disordine, rendere la scienza accessibile, aiutare l’agricoltura a crescere; ecco il senso più profondo di quelle forme perfette, nate per non marcire mai.

Per plasmare i suoi frutti, Garnier Valletti utilizzava non la cera, ma un impasto speciale a base di resine, che gli consentiva di creare modelli di un realismo sorprendente. Questa formula segreta, gelosamente custodita per anni, fu rivelata solo poco prima della sua morte, lasciando dietro di sé un mistero che aveva affascinato per decenni.

Museo della Frutta collezione di frutti artificiali

Cosa vedere al Museo della Frutta: un viaggio nella biodiversità

Il museo ospita una collezione straordinaria di oltre mille frutti artificiali plastici, che rappresentano centinaia di varietà di mele, pere, pesche, albicocche, susine e uve. Tra i nuclei più consistenti ci sono le pere, con 501 varietà, seguite dalle mele con 295 esemplari, e le pesche con 98 varietà. Questi modelli non solo sono opere d’arte, ma anche strumenti didattici utilizzati per l’insegnamento della pomologia, la scienza che studia le varietà di frutti.

Museo della Frutta Mele

Inoltre, il museo espone una selezione di vasi in vetro contenenti “marciumi” di frutti, una ricostruzione che si ispira all’allestimento storico della collezione. Questi esemplari mostrano come i frutti possano essere studiati anche nel loro processo di decomposizione, offrendo una visione completa del ciclo di vita dei prodotti agricoli.

Museo della Frutta libreria

Oltre alla collezione di frutta, il museo ospita una biblioteca con oltre 19.000 volumi, di cui circa 1.000 sono esposti e rappresentano i migliori esemplari della collezione storica. Questa biblioteca è un tesoro per gli studiosi di agricoltura e storia della scienza.

Dove si trova il Museo della Frutta

Il museo è situato nel Palazzo degli Istituti Anatomici, in via Giuria 15, un luogo che unisce la storia della scienza medica e agricola. La collezione è esposta in un ambiente che ricostruisce i laboratori d’analisi e le sale della collezione pomologica, offrendo un’esperienza immersiva nel passato.


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