Il Quadrilatero romano
l Quadrilatero Romano è uno dei quartieri più antichi e affascinanti di Torino, situato nel cuore della città. Questa zona è caratterizzata da palazzi storici, strette strade lastricate e numerosi negozi, ristoranti e caffè.
Il nome Quadrilatero Romano deriva dal fatto che la zona era delimitata da quattro importanti vie romane, ovvero via Garibaldi, via San Tommaso, via Sant’Agostino e via Milano. Il castrum della città romana Augusta Taurinorum.
Il Quadrilatero Romano è un luogo di grande interesse storico e culturale. Qui è possibile visitare la Chiesa di San Tommaso, risalente al XII secolo, il Duomo di Torino e la Sindone, il Palazzo Barolo, un edificio rinascimentale che ospita mostre e manifestazioni culturali, la chiesa della Consolata, la più amata dai torinesi e il vicino caffè storico, il Bicerin.
Ma il Quadrilatero Romano è anche famoso per la sua vivace vita notturna, con numerosi bar e locali che si animano ogni sera. Gli amanti del cibo e del vino non possono perdere l’occasione di gustare le specialità locali nei tanti ristoranti e caffè che popolano la zona.
In sintesi, il Quadrilatero Romano è una zona imperdibile per chi visita Torino. Qui è possibile immergersi nella storia della città, scoprire la sua cultura e gustare i suoi prodotti tipici.
Per saperne di più sul Quadrilatero Romano by night vai alla sezione Torino by night.
Mappa del Quadrilatero romano:
Le più belle cose da vedere nel Quadrilatero romano di TOrino.
Piazza della Consolata
Il nostro itinerario del Quadrilatero romano parte da piazza Emanuele Filiberto, con i suoi svariati locali, l’atmosfera parigina e sotto terra le vecchie ghiacciaie che servivano il limitrofo mercato di Porta Palazzo. Da qui si raggiunge piazza della Consolata, dove si trova l’omonimo Santuario, mirabolante opera barocca di Guarino Guarini e di Filippo Juvarra, una delle chiese più amate e particolari di Torino. Da non perdere gli interni sontuosi, interamente rivestiti in oro ed ex voto con cui i fortunati sopravissuti ringraziavanono la Madonna per averli salvati dalle disgrazie più disparate.
Di fronte al Santuario, è d’obbligo concedersi una piacevole pausa nello storico caffè Al Bicerin, il locale dove nacque e ancora oggi si serve la nota bevanda a base di caffè, cioccolato e crema di latte offerta in un piccolo bicchiere, il bicerin, appunto, che dà il nome al locale.
Piazza Savoia
Una piazza quadrata dominata dal grande obelisco che ricorda la legge Siccardi del 1850, con la quale veniva abolito il tribunale ecclesiastico. Attraverso via del Carmine, si arriva all’omonima chiesa, progetta da Filippo Juvarra: da non perdere, nell’abside, la Madonna del Carmine, dipinta da Claudio Francesco Beaumont (1755).
Dal lato opposto della piazza si accede a via delle Orfane, su cui si affaccia Palazzo Falletti di Barolo, esempio di dimora patrizia torinese, dove Silvio Pellico scrisse la sua opera più celebre: “Le mie prigioni”.
Piazza Palazzo di Città
Anticamente era piazza delle Erbe, ora è la piazza del Municipio di Torino. Tra il 1659 e il 1665 l’originario Palazzo Municipale fu abbattuto e ricostruito da Francesco Lanfranchi. Ampliato nel Settecento da Benedetto Alfieri, dal 1858 le statue di Carlo Alberto e di Vittorio Emanuele II ne adornarono la facciata. Al centro della piazza troviamo il monumento dedicato al Conte Verde, opera dello scultore Pelagio Palagi: voluto da re Carlo Alberto, rappresenta Amedeo VI di Savoia, detto il Conte Verde.
Piazzetta Corpus Domini
Costruita insieme all’omonima chiesa su progetto di Ascanio Vitozzi, era anticamente la piazza del mercato delle granaglie. Sulla piazza è possibile vedere un originale intervento di arte urbana del 1996: si tratta del Piercing, un anello d’acciaio attaccato allo spigolo all’ultimo piano di un palazzo del Settecento realizzato dallo studio di architettura Cliostraat.
Piazza IV Marzo
Le case medievali, con le facciate in mattoni e finestre ogivali, racchiudono una minuscola e piacevole piazzetta: è una delle zone più antiche della città che comprendeva le vie dai nomi dei mestieri (dei cappellai, dei panierai, dei pellicciai, dei calzolai, ecc).
Piazza San Giovanni e Cattedrale di San Giovanni Battista (Duomo)
Dedicato a San Giovanni Battista, il Duomo è l’unico esempio di architettura sacra rinascimentale a Torino. La torre campanaria venne fatta erigere nel 1470 in forme romaniche e conclusa nel ‘700 da Filippo Juvarra. Racchiudono la piazza Palazzo Reale e Palazzo Chiablese: quest’ultimo, sorto nel XVII secolo, venne ristrutturato nel XVIII da Benedetto Alfieri.
Cappella della Sacra Sindone
È dedicata alla reliquia ritenuta il sudario in cui fu avvolto il corpo di Gesù Cristo. È il capolavoro barocco di Guarino Guarini, che portò a termine il precedente progetto di Amedeo di Castellamonte. L’Ostensione del Sacro Lino – oggi non più conservato all’interno della Cappella – è un evento eccezionale. Nella prima cappella di sinistra del Duomo è esposta una copia fotografica.
Teatro Romano
È possibile tuffarsi all’epoca degli antichi Romani con una visita dell’area archeologica nel centro della città, che conserva anche i resti di un antico teatro romano risalente al I secolo d.C. Sono visibili le gradinate, il piano dell’orchestra e alcuni pilastri esterni. Riemerso soltanto alla fine dell’800, si collocava nella zona a nord-est dell’antica città romana.
Porta Palatina
In piazza Cesare Augusto troviamo il più celebre monumento dell’Augusta Taurinorum fondata dai Romani nel 28 a.C.; l’antica “Porta principale sinistra” caratterizza con il suo nome medievale(Portae Palatii) il quartiere antistante. Era la porta di accesso dalla zona nord dell’antica città romana.
Porta Palazzo
A pochi minuti a piedi da Piazza Castello, Porta Palazzo è il mercato più grande di Torino, uno dei più estesi in Europa, il più frequentato dai torinesi, il più economico, il più multietnico.
Uno spettacolo che si ripete tutti i giorni dal lunedì al sabato dalle prime ore del mattino prima dell’alba quando spuntano le prime bancarelle a notte fonda quando piazza della Repubblica viene pulita da resti e avanzi.
Qui potete trovare qualsiasi tipo di prodotto alimentare e non solo: frutta e verdura a km 0 sotto la Tettoia dei contadini, prodotti etnici nelle bancarelle e nei negozi attorno alla piazza, il mercato del pesce, macellerie, formaggerie, panetterie, vestiti e prodotti per la casa. Il mercato si svolge sia all’aperto nelle variopinte bancarelle che al coperto sotto le vecchie tettoie in ghisa che ricordano un pò le vecchie Les Halles pagirine e contrastano con la nuova struttura progettata da Massimiliano Fuksas che ospita i nuovi padiglioni del mercato.
Porta Palazzo, detta anche Porta Pila, da sempre ha accolto gli ultimi arrivati in città: a fine ‘800 i contadini dalle campagne piemontesi, negli anni ’60 gli emigrati dal sud e dal veneto, negli ultimi decenni le comunità provenienti dal nord africa, est europa, sudamerica e oriente.
Borgo Dora e il Balon
Attaccato a Porta Palazzo c’è il quartiere Borgo Dora. Un tempo era l’insediamento produttivo più importante della città: lungo il canale “dei Mulini” – oggi interrato – si stabilì dal tardo medioevo un primo nucleo di opifici. Nel borgo Dora avevano sede le concerie, e i più importanti mulini per granaglie della città. Successivamente venne aperta la “Regia Polveriera”, più conosciuta come “Arsenale”, oggi trasformata nell’Arsenale della Pace del Sermig.
Ora che le fabbriche non ci sono più, nelle vie di Borgo Dora tutti i sabati si svolge il Balon e ogni seconda domenica del mese il Grand Balôn (la versione più estesa): il mercato dell’usato e dell’antiquariato di Torino, meta di collezionisti, turisti e torinesi curiosi. Bancarelle e negozi con ogni sorta di mobile, soprammobile e oggetto vintage, vestiti second hand, vinili, libri e riviste d’epoca, una gigantesca e mirabolante wunderkammer assolutamente da non perdere.
“Balon” in piemontese significa pallone e in piazza infatti è possibile salire su un pallone aerostatico, il Turin Eye, da cui godere di una splendida vista panoramica su Torino.
Nella zona troviamo molte trattorie e vinerie che conservano le antiche tradizioni e locali dove fermarsi per un aperitivo; accanto a questi sapori tipici, i nuovi gusti del mondo nelle numerose botteghe multietniche.
TO shop
Un giro il sabato al Balon alla ricerca di curiosità, occasioni e oggetti d’altri tempi.
TO drink
Gustare un Bicerìn seduti ai tavolini dell’omonimo caffè di fronte alla Consolata.
TO eat
Pranzo da Gallina la pescheria cool di Porta Palazzo. Cena alle Tre Galline se amate la cucina piemontese oppure Hafa Storie se preferite l’etnico.
Buonasera, verrò a Torino a maggio in occasione del Salone Internazionale del Libro. Pernotterò al B&B La Savoiarda e spero di fare questo percorso da voi suggerito e vedere il più possibile di ciò che offre Torino. Grazie. Lieta di poter ricevere altri suggerimenti prima del mio prossimo soggiorno torinese. Cordialità.
Giusy Laudani.