Cosa vedere al Museo Egizio di Torino: un viaggio straordinario nel cuore dell’Antico Egitto
Siete pronti a un’avventura tra mummie, faraoni e segreti millenari? Il Museo Egizio di Torino non è solo il più antico museo egizio del mondo, ma un vero e proprio portale nel tempo che vi trasporterà nell’era dei grandi sovrani e delle divinità misteriose.

Come è nato il Museo Egizio?
Nel lontano 1824, Re Carlo Felice di Savoia acquisì la spettacolare collezione di Bernardino Drovetti, un piemontese con l’anima di Indiana Jones: nato in un piccolo paese nella provincia di Torino, diventò console generale di Francia in Egitto e iniziò a raccogliere e ricercare antichità egizie.
Grazie alle sue capacità diplomatiche e alla sua passione per l’archeologia, Drovetti riuscì a raccogliere migliaia di reperti straordinari, dando vita a quello che oggi è il cuore pulsante del museo. Una storia davvero affascinante, che è raccontata mirabilmente nella biografia di Giorgio Caponetti Drovetti l’Egizio.
In quest’immagine vediamo il primo allestimento della collezione Drovetti al Museo Egizio:

La collezione venne poi arricchita fino a raggiungere ben 40.000 reperti, tra cui antiche tavolette, mummie, papiri, oggetti, animali imbalsamati, statue e sfingi che rendono questo luogo oggi il settimo museo più visitato in Italia.
Perchè il Museo Egizio si trova a Torino?
Vi siete mai chiesti perché una delle più grandi collezioni egizie del mondo si trovi proprio a Torino? I Savoia erano affascinati dall’Antico Egitto, tanto da fantasticare su origini divine e persino collegare il simbolo del toro della città alla divinità Api.
Qualche secolo prima i Savoia avevano iniziato la collezione egizia acquistando dai Gonzaga di Mantova la “Mensa Isiaca”, una tavola di bronzo realizzata attorno al I secolo d.C. La sua scoperta suscitò scalpore e scatenò speculazioni su significati esoterici… ma si scoprì che era solo un capolavoro decorativo!

Va detto poi che i misteri e i culti dell’antico Egitto affascinarono i regnanti sin dal Rinascimento: i faraoni infatti furono il primo esempio storico di divinità impersonata da un sovrano e quindi vennero assunti a modello dai successivi aspiranti al potere, compresi i Savoia, alla ricerca di legittimazione ed espansione politica e territoriale.
Cosa vedere al Museo Egizio di Torino
Il museo Egizio di Torino ha sede nel seicentesco Palazzo dell’Accademia delle Scienze, accanto a Piazza Carignano, nel centro di Torino. L’imponente edificio era stato progettato per ospitare il Collegio dei Nobili dei Gesuiti, poi divenne la sede dell’Accademia Reale delle Scienze, fondata da Vittorio Amedeo III nel 1783 e infine nel 1824 sede del Museo Egizio.
Piano Terra
Qui inizia il viaggio con l’allestimento Materia. Forma del Tempo, che esplora i materiali e i colori usati dagli antichi Egizi. Non perdetevi lo spettacolare sarcofago illuminato con videomapping!

La Galleria dei Re. Uno degli spazi più mozzafiato del museo! Statue colossali di faraoni come Seti II e Ramses II vi faranno sentire minuscoli. Il nuovo allestimento, progettato da OMA, ha suscitato qualche polemica, perché ha sostituito l’atmosfera da film di avventura creata dal leggendario scenografo Dante Ferretti… era più misteriosa e magica. L’allestimento attuale però è molto fotogenico.


Terzo Piano
La Magia della Scrittura Egizia Qui potete scoprire tutto sui geroglifici e sulla storia della scrittura nell’Antico Egitto e anche scrivere il vostro nome in geroglifico!

Secondo Piano
Mummie e Tombe Misteriose. Avete mai visto una mummia di 4.000 anni? La Mummia di Gebelein è tra i tesori più antichi del museo! Troverete anche la Tomba degli Ignoti e la Tomba di Iti e Neferu, insieme alla Galleria della Cultura Materiale, che mostra la vita quotidiana dell’epoca.

Primo Piano
Deir el-Medina e Tesori Funerari. Qui potete ammirare la Tomba di Kha e Merit, incredibilmente conservata con il suo corredo funerario originale! La Papiroteca ospita rari papiri antichi, mentre la Galleria dei Sarcofagi è un’esplosione di colori e mistero.

Informazioni utili
I biglietti possono essere acquistati esclusivamente on line sul sito del Museo Egizio