Avete mai sognato di perdervi tra dolci colline coperte di vigneti, assaporando alcuni dei migliori vini al mondo? Le Langhe, Patrimonio UNESCO a un’ora da Torino, vi aspettano con un’esperienza sensoriale unica, tra castelli, borghi arroccati, opere d’arte e cibo strepitoso.
Scoprite con noi le 10 esperienze imperdibili in questa terra di eccellenze: dal maestoso “re dei vini”, il Barolo al prezioso tartufo bianco d’Alba, dai borghi medievali arroccati sulle colline alle passeggiate panoramiche tra i filari d’uva. Visitate castelli storici come quello di Serralunga d’Alba e Grinzane Cavour, lasciatevi sorprendere dalla colorata cappella di Sol LeWitt a La Morra, scoprite nove è nata la Nutella e provate l’emozione della “cerca” del tartufo con esperti cercatori e i loro fidati cani.
Ogni angolo delle Langhe racconta una storia di tradizione, passione e qualità che ha reso questa terra celebre in tutto il mondo. Ma ora preparatevi per un itinerario indimenticabile nel cuore dell’enogastronomia piemontese!
Ecco le esperienze imperdibili cose da fare nelle Langhe!
1- Andare su e giù per le colline

Le Langhe sono un territorio unico al mondo, dal caratteristico paesaggio collinare segnato dalla coltivazione dell’uva, recentemente iscritto tra i patrimoni dell’Unesco.
La zona più intatta e da non perdere nella vostra visita è sicuramente quella in cui si coltiva il Barolo, compresa tra i comuni Grinzane Cavour, Serralunga d’Alba, Monforte d’Alba, Barolo, La Morra e Verduno.
Le colline delle Langhe sono il luogo ideale per passeggiate rilassanti, con una vista panoramica sui vigneti e i paesaggi collinari. Ci sono molte passeggiate indicate con percorsi segnalati, tra cui il Sentiero delle Vigne che attraversa Barolo.
2- Visitare Barolo e il Wimu, il museo del Vino

In un’itinerario per le Langhe non può mancare una sosta nel paese che da il nome al vino piemontese più celebre, uno dei più pregiati al mondo. Barolo ovviamente. Visitare questo piccolo paese, circondato dalle colline pettinate dai filari delle viti, significa immergersi in un’atmosfera internazionale: è facile sentire parlare tedesco, francese o americano.
Nel castello di Barolo potete visitare il Wimu, un museo interattivo del vino, progettato da Francois Confino, che ha curato gli scenografici allestimenti dei Musei del Cinema e dell’Auto di Torino. Il museo offre un percorso emozionale e interattivo attraverso quattro piani e 25 stanze, esplorando la storia e la cultura del vino, in particolare del Barolo.


Terminata la visita potrete degustare svariate qualità di Barolo nell’enoteca sottostante: vi verrà fornita una tessera elettronica con il credito che desiderate e potrete servirvi da soli.


Per maggiori informazioni visitate il sito del Wimu
3- Arrampicarsi sul castello di Serralunga d’Alb: alla scoperta delle Langhe medievali

Durante il Medioevo, le Langhe erano un mosaico di torri di guardia e castelli fortificati, costruiti in posizione dominante sulle colline per controllare il territorio e difendersi dalle incursioni nemiche. Questi baluardi, visibili da lontano, raccontano ancora oggi storie di signorie locali, battaglie e antichi splendori.
Uno dei più suggestivi è il Castello di Serralunga d’Alba, un capolavoro di architettura militare unico nel suo genere. Con i suoi 35 metri di altezza e la struttura sviluppata in verticale — raro esempio in Italia di castello “a dongione” — si erge come una vera e propria torre di comando sul paesaggio circostante.
Salendo in cima, lo sguardo si perde in un panorama a 360° sullo splendore delle vigne delle Langhe.


4- Visitare il castello di Grinzane Cavour: tra storia, vino e tartufi

Tra i gioielli architettonici delle Langhe non può mancare una visita al Castello di Grinzane Cavour, una maestosa fortezza in mattoni rossi che domina i vigneti circostanti. Sebbene meno fiabesco rispetto ad altri manieri della zona, il castello è ricco di storia e significato culturale.
Qui visse il Conte Camillo Benso di Cavour, uno dei protagonisti del Risorgimento italiano, che fu anche sindaco del paese per ben 17 anni. Proprio tra queste mura, verso la metà dell’Ottocento, nacque il mito del Barolo, il “re dei vini”. Insieme alla Marchesa Juliette Colbert, nel vicino Castello di Barolo, e all’enologo francese Louis Oudart, Cavour applicò al vitigno Nebbiolo le tecniche vinicole d’oltralpe, trasformandolo in un grande vino da invecchiamento.
Oggi il castello ospita un interessante museo del vino e delle tradizioni locali, oltre ad ambienti storici perfettamente conservati. Ma il momento più atteso dell’anno è senza dubbio la Famosa Asta Mondiale del Tartufo Bianco d’Alba, che si tiene ogni anno ai primi di novembre. L’evento richiama gourmet e collezionisti da tutto il mondo, desiderosi di accaparrarsi il prezioso tubero, simbolo gastronomico delle Langhe.
All’interno del castello ha sede anche l’Enoteca Regionale Piemontese Cavour, uno spazio d’eccellenza dedicato alla promozione dei grandi vini del Piemonte. Fondata nel 1967, è una delle prime enoteche regionali nate in Italia e offre ai visitatori la possibilità di degustare e acquistare una selezione accurata di etichette provenienti da tutte le aree vitivinicole del territorio. Qui è possibile scoprire non solo il Barolo, ma anche altri nobili vini come il Barbaresco, il Dolcetto, il Barbera e il Moscato d’Asti.
Per maggiori informazioni visitate il sito del Castello di Grinzane Cavour
5- Fare una degustazione di vini e visita alle cantine, un sorso di Langhe



Quando si parla di Langhe, non si può prescindere dal vino. Qui, ogni collina custodisce uno o più produttori vinicoli, creando un mosaico enologico unico al mondo. In questo territorio, dichiarato Patrimonio UNESCO, è davvero impossibile non imbattersi in una cantina: alcune sono piccole realtà a conduzione familiare, dove la tradizione si tramanda da generazioni; altre sono tenute storiche e moderne, aperte al pubblico e pronte ad accogliere i visitatori con degustazioni e tour guidati tra vigne, botti e profumi intensi.
Degustare un grande vino direttamente nel luogo in cui nasce è un’esperienza che coinvolge tutti i sensi. Come rinunciare a un calice di Barolo, considerato il “re dei vini” per la sua struttura e longevità? Oppure al raffinato Barbaresco, al profumato Dolcetto o all’elegante Nebbiolo, da cui nascono molti dei più importanti rossi piemontesi?
Tra le cantine più spettacolari spiccano le Cantine Ceretto, celebri per l’architettura avveniristica e per il loro “Acino trasparente”: una sala di degustazione sospesa tra le vigne, con pareti interamente trasparenti, da cui si gode una vista mozzafiato sul paesaggio langarolo. Un connubio perfetto tra arte, design, natura e cultura del vino.

6- Inerpicarsi sulle stradine di Monforte d’Alba al tramonto
Monforte d’Alba è uno di quei borghi delle Langhe che sembrano usciti da una cartolina. Arroccato su una collina e attraversato da stradine strette e ripidissime, conserva intatto il suo fascino medievale. In inverno, la salita può diventare una piccola avventura — le pendenze sono tali che non è raro che le vie del borgo si trasformino in scivoli naturali! Ma è soprattutto al tramonto, quando la luce dorata accende le pietre antiche e le colline circostanti, che Monforte mostra il suo volto più suggestivo.

Passeggiando tra le viuzze silenziose, è ancora possibile percepire le tracce di una storia drammatica: proprio qui, attorno all’anno Mille, visse una delle prime comunità di Catari, accusati di eresia e deportati a Milano, dove furono messi al rogo. Un passato tragico che ha lasciato una sottile impronta nel carattere del paese.
Raggiunta la sommità, si apre una scenografia sorprendente: l’Anfiteatro Horszowski, un auditorium naturale incastonato tra le case in pietra. Qui la musica si fonde con la natura. Grazie all’acustica e a un paesaggio che toglie il fiato, l’anfiteatro ospita ogni estate concerti ed eventi culturali di altissimo livello, tra cui il celebre Monfortinjazz, che richiama artisti internazionali e appassionati da tutta Europa.


Dalla terrazza panoramica del borgo, lo sguardo spazia sulle colline punteggiate di vigneti e castelli, fino al profilo inconfondibile del Monviso, che si staglia all’orizzonte nelle giornate più limpide. Un luogo dove natura, storia e arte si fondono in un’esperienza indimenticabile.

7- Visitare la “cappella colorata” del Barolo a La Morra
Tra le mete imperdibili nelle Langhe c’è sicuramente La Morra, uno dei borghi più affascinanti della zona. Situata a oltre 500 metri di altitudine, La Morra è soprannominata il “balcone delle Langhe”, e con buon motivo: dal suo celebre belvedere, la vista si apre sulle dolci colline della Bassa Langa, punteggiate di vigneti ordinati, cascine e castelli, in un susseguirsi di geometrie naturali che cambiano colore con le stagioni.
Passeggiando tra le sue stradine eleganti, tra enoteche e botteghe artigiane, si respira un’atmosfera autentica, rilassata e profondamente legata al vino. Ma uno dei tesori più originali si trova poco fuori dal centro abitato, immerso tra i filari di Barolo: la celebre Cappella del Barolo, o Cappella delle Brunate.

Questa piccola chiesa rurale, mai consacrata, è diventata un’icona artistica grazie all’intervento degli artisti contemporanei Sol LeWitt e David Tremlett, che nel 1999 le hanno dato nuova vita trasformandola in un esplosione di colori geometrici. Oggi è una meta amatissima per scattare fotografie, ma anche un simbolo perfetto del connubio tra arte, vino e paesaggio che rende le Langhe così speciali.


8- Fare un giro nel centro storico di Alba
Alba è molto più di una semplice cittadina: è il cuore delle Langhe, un luogo dove la tradizione enogastronomica, l’arte e la storia si fondono in modo armonioso. Conosciuta in tutto il mondo come la patria della Nutella, qui ha sede il colosso dolciario Ferrero, che ha trasformato il nome della città in un’icona della dolcezza made in Italy, grazie a un ingrediente semplice ma prezioso: la nocciola delle Langhe, in particolare la varietà Tonda Gentile, è considerata tra le migliori al mondo per il sapore fine e aromatico.
Ma Alba è anche il regno dei sapori più raffinati: il Tartufo Bianco d’Alba, considerato uno dei più pregiati al mondo, è il protagonista assoluto delle tavole autunnali. Ogni anno, da ottobre a novembre, la città ospita la Fiera Internazionale del Tartufo Bianco, un evento che richiama chef stellati, appassionati e gourmet da ogni angolo del pianeta.
Per chi ama la cucina d’autore, Alba offre esperienze indimenticabili. Tra i suoi ristoranti di eccellenza spicca il Piazza Duomo, 3 stelle Michelin, dove lo chef Enrico Crippa propone una cucina innovativa e radicata nel territorio, in un contesto elegante e sorprendente.
Il centro storico di Alba, curato e vivace, è perfetto per una passeggiata tra strade lastricate, torri medievali (una volta erano ben cento!), chiese romaniche e botteghe gastronomiche dove acquistare tartufi, formaggi e vini locali. Non mancano caffè storici e locali moderni dove rilassarsi e assaporare l’atmosfera tipica di una città che ha saputo coniugare qualità della vita, bellezza architettonica e cultura del gusto.
9- Truffle Hunting
Le Langhe non sono solo vigneti e panorami mozzafiato: sotto i boschi silenziosi e le colline ombrose si nasconde uno dei prodotti più preziosi e misteriosi della gastronomia italiana — il Tartufo Bianco d’Alba. Questa prelibatezza, rara e dal profumo inconfondibile, viene ancora oggi raccolta secondo tradizioni secolari, grazie all’abilità dei trifulau, i cercatori di tartufi, e dei loro fedeli cani da tartufo, addestrati fin da cuccioli.
Partecipare a una vera cerca del tartufo è un’esperienza autentica e coinvolgente, ideale per chi desidera scoprire il lato più segreto e affascinante del territorio. Accompagnati da una guida esperta e dal suo cane, ci si addentra nei boschi delle Langhe per imparare i segreti di questo antico mestiere: come si riconosce un buon terreno, quali sono i segnali da osservare, e come si instaura un’intesa unica tra uomo e animale.
Al termine dell’escursione, è spesso possibile partecipare a una degustazione a base di tartufo fresco, magari abbinato ai grandi vini locali come il Barolo o il Dolcetto. Un modo perfetto per connettersi con la natura, la tradizione e il gusto di una delle zone più affascinanti del Piemonte.
10 – Provare i prodotti d’eccellenza del territorio e della cucina piemontese
La zona delle Langhe è famosa per la sua cucina tradizionale e le specialità locali, che rappresentano un perfetto esempio della ricchezza gastronomica del Piemonte. Tra i piatti più iconici ci sono i tajarin alle uova, un formato di pasta fresca servito spesso con il tartufo bianco di Alba, il bollito misto, un classico della cucina piemontese accompagnato da salse come la mostarda, e il brasato al Barolo, un piatto robusto che unisce la carne di manzo al vino Barolo.
Non può mancare la Bagna cauda, una salsa calda a base di aglio, acciughe e olio, ideale per accompagnare verdure e carni o la carne cruda all’Albese. Senza dimenticare i dolci, come la torta alle nocciole, che sfrutta la qualità della nocciola Tonda Gentile delle Langhe. E poi, ovviamente, c’è il Tartufo bianco di Alba, un ingrediente prezioso che arricchisce molti piatti locali.
La cucina piemontese, in generale, è caratterizzata da una forte tradizione di piatti a base di carne, sia cruda che cotta, come la carne all’albese e il vitello tonnato, e da una grande varietà di paste fresche fatte in casa, come i ravioli del plin. I dolci sono un’altra specialità, con il bonet, un budino di cioccolato e amaretti, e le pesche ripiene, un classico estivo.
Nelle Langhe, ci sono molte osterie e ristoranti dove è possibile assaggiare queste prelibatezze, dalle versioni più tradizionali a quelle più innovative e raffinate, come quelle proposte dai ristoranti stellati. Questo rende la zona un paradiso per gli amanti del buon cibo e del vino, con la possibilità di abbinare i piatti locali a vini prestigiosi come il Barolo e il Barbaresco.
Volete saperne di più sulla cucina piemontese ? Andate alla pagina Cosa mangiare di tipico a Torino
Mappa delle cose da fare nelle Langhe

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