Nel duomo di Torino (cattedrale di San Giovanni), nell’ultima cappella della navata sinistra, sotto la Tribuna Reale è custodita la Sacra Sindone, il sudario in cui forse fu avvolto il corpo di Gesù Cristo. Non è esposta al pubblico, ma è conservata dentro una teca, per preservarne l’integrità, da cui viene estratta solo in occasione delle ostensioni pubbliche.
Nel Duomo è sempre visibile una copia fotografica del sacro lino.
Un tempo la Sindone era custodita nella Cappella della Sindone che, dopo la riapertura a seguito dei restauri successivi all’incendio del 1997, è stata inserita nel percorso di visita dei Musei Reali.
La cappella è il capolavoro barocco di Guarino Guarini, che portò a termine il precedente progetto di Amedeo di Castellamonte.
La sala dal disegno circolare ha qualcosa di magico: il pavimento è decorato da stelle dorate, simbolo amato da Guarini, le pareti sono rivestite di marmo nero che fa da contrasto con la luminosità della cupola.
L’accesso principale, ora chiuso, era posto nel Duomo: due scaloni al fondo delle navate laterali permettevano di salire verso l’oggetto di culto, dopo essere passati attraverso due stanze circolari rivestite di marmo nero.