Cosa vedere al Parco del Valentino e al Borgo Medievale

Il Valentino, il parco più romantico di Torino

Il Parco del Valentino è il cuore verde e romantico di Torino, ideale per passeggiate tra viali alberati e piste ciclabili, lungo il Po.
Tra le sue attrazioni spiccano il Giardino Roccioso, con i “lampioni innamorati“, la scenografica Fontana dei Dodici Mesi e il fiabesco Castello del Valentino, oggi sede universitaria. Da non perdere anche il Borgo Medievale, una suggestiva ricostruzione perfetta per immergersi in un’atmosfera d’altri tempi e l’Orto Botanico, con piante rare, alberi secolari e serre storiche. Una sosta agli imbarchini regala il piacere di bere qualcosa ascoltando musica, con il fiume che scorre davanti a voi. Potete anche solo stendervi su un prato per riposarvi o per un picnic, e… se cercate bene al Valentino troverete anche un sottomarino!

Ragazzi sul prato che si rilassano e vista sul Po e sul Castello al parco del Valentino a Torino

In una splendida posizione, in riva al Po, tra i ponti monumentali Umberto I e Isabella, si affaccia sulla collina torinese. La superficie di 550.000 mq ne fa il polmone verde di Torino, secondo solo per dimensioni al Parco della Pellerina.

Il parco urbano attuale fu disegnato a metà dell’Ottocento dal paesaggista Barrilet-Deschamps, ma le origini del parco più amato dai torinesi risalgono all’epoca romana, quando qui vennero portate le reliquie di San Valentino, custodite in una cappella.

Perchè si chiama Parco del Valentino?

L’origine del nome non è affatto certa. Alcuni la fanno risalire a da San Valentino, il martire del III secolo d.C. e protettore degli innamorati, le cui reliquie la leggenda vuole che si trovino nella chiesa di San Vito, proprio sulla collina di fronte il parco. Altri pensano a un’antica cappella dedicata al santo, mentre c’è chi sostiene che provenga da vallantinum, ossia “piccola valle” nome con cui veniva denominata questa zona.

Parco del Valentino: il Borgo Medievale visto dalla fontana dei 12 mesi

Possiamo comunque dire, ispirati dal nome, che il parco è a buon ragione il parco per innamorati per eccellenza, come afferma anche la canzone popolare Piemontesina bella: “Ricordi quelle sere passate al Valentino, col biondo studentino, che ti stringeva il cor!”

Un parco talmente romantico da far innamorare anche i lampioni …

La panchina dei lampioni innamorati

parco-valentino

I lampioni innamorati sono seduti su una panchina del Giardino Roccioso, uno dei punti più romantici del parco del Valentino, con numerose aiuole fiorite, canaletti, ponticelli e una splendida vista sulla collina.

Questa panchina, che è uno dei punti più instagrammabili di Torino, è frutto della creatività e della generosità di Rodolfo Marasciuolo, giardiniere comunale che ha deciso di fare del suo lavoro un dono per la città, realizzando nelle aiuole e nei giardini di Torino moltissime opere realizzate con oggetti di riciclo.

Per Rodolfo:

Questa panchina non era nata così, ma avevo realizzato un solo lampione con due gatti al fianco, ma mi sembrava un po’ triste allora ho realizzato un secondo lampione e così sono nati i due lampioni innamorati. Siamo nel parco del Valentino per i torinesi è il giardino degli innamorati, e si innamorano anche i lampioni“.

Nella foto a destra, il lampione quando era “single”

Se volete sapere dove si trovano i lampioni innamorati del Parco del Valentino li trovate nella mappa al fondo della pagina.

Il Giardino Roccioso

Nel cuore del Parco del Valentino, vicino al Borgo medievale, si nasconde questo giardino recintato con i ruscelli che scorrono tra le pietre e piccole cascate che punteggiano il percorso, i vialetti tortusi, i ponticelli e la collina di Torino sullo sfondo.

Gli scoiattoli qui sono di casa – li vedi saltellare tra i rami, fermarsi a osservarti con quella confidenza che hanno sviluppato con i visitatori abituali. Alcuni sembrano quasi posare per le foto.

La Fontana dei 12 mesi

Altro punto da non perdere, oltre al Castello del Valentino e al Borgo Medievale di cui parleremo più avanti, è la Fontana dei dodici mesi: una grande e scenografica vasca ovale in stile rococò, circondata da statue che raffigurano i dodici mesi dell’anno e i fiumi torinesi Po, Dora, Sangone, Stura.

fontana dei 12 mesi del valentino

Venne costruita in occasione dell’Esposizione Generale del 1898, da Carlo Ceppi, architetto e ingegnere che a Torino progettò molte opere tra cui Porta Nuova e via Pietro Micca.

Il Castello del Valentino

castello del valentino torino

Assieme al Borgo Medievale è uno dei simboli del parco: un castello fiabesco che si affaccia sul Po e che rende il Parco del Valentino un luogo unico.

Costruito tra il 1630 e il 1660 su commissione di Emanuele Filiberto di Savoia, il castello porta la firma dei Castellamonte, Carlo e Amedeo, padre e figlio che hanno saputo trapiantare qui un pezzo di Francia: guardando il Castello del Valentino da certi angoli, con quei tetti spioventi e le torri quadrangolari agli angoli, sembra di essere stati catapultati nella Valle della Loira.

Il castello presenta due facciate con stili molto diversi: quella rivolta verso il fiume ha mantenuto lo stile originale in mattoni, mentre quella che guarda verso la città è elegante e imponente.

Nel corso dei secoli il castello è stato utilizzato per feste e ricevimenti, con giostre, caroselli e battaglie fluviali organizzate per la corte sabauda. Cristina di Francia, detta Madama Cristina, ne fece un vero centro mondano.

Dal 1861 il Castello del Valentino è sede del Politecnico di Torino e oggi ospita la Facoltà di Architettura: una delle sedi universitarie più suggestive che si possano immaginare, inserita nella lista del patrimonio dell’umanità UNESCO come elemento delle “Residenze Sabaude”. Un luogo che educa alla bellezza i futuri architetti.

Borgo e Rocca Medievale

Borgo Medievale Torino

Un immaginario villaggio medievale che riproduce edifici piemontesi e valdostani del XV secolo, fu realizzato nel 1884 per l’Esposizione Generale Italiana e Artistica di Torino. Il complesso di case e edifici, circondati da mura e sovrastati dal castello, costituisce un piccolo mondo a sé: anche le botteghe artigiane poste all’interno contribuiscono a ricreare l’atmosfera medievale.

Da non perdere la visita all’interno della Rocca, dove dal cortile alle cucine, dalle carceri alla cappella, ci si immerge completamente in un suggestivo spaccato di vita medievale. Altri punti di interesse: il ponte levatoio che permette di entrare nel borgo, la chiesetta e la fontana del melograno.

Attualmente il Borgo Medievale è chiuso per restauro e il viale che percorre il Parco del Valentino in quel punto è chiuso. Arrivati all’altezza del Borgo Medievale, è necessario prendere la strada “alta”, che passa sopra il Giardino Roccioso.

Vai alla pagina dedicata per le foto del Borgo Medievale.

L’orto Botanico

Accanto al Castello del Valentino, verso il centro di Torino, si trova l’Orto Botanico di Torino. Questo spazio verde, fondato nel 1729, ospita una collezione impressionante di 2.500 specie vegetali provenienti dai cinque continenti, distribuite su una superficie di circa 3 ettari.  Troverete aiuole organizzate in modo da rappresentare le diverse specie vegetali in base alle loro caratteristiche botaniche, l’Alpineto, un giardino roccioso che riproduce l’ambiente naturale di montagna, le collezioni di peonie, iris e rose, una serra che ospita oltre 500 specie di piante provenienti dal Sud Africa, la serra dei cactus, e il giardino all’inglese risalente al 1830.

Valentino beach: imbarchini e chioschi dove bere qualcosa

Lungo il viale che costeggia il Po, troverete anche svariati chioschi per bere qualcosa, mangiare un panino o un gelato.

Gli “imbarchini” nel Parco del Valentino, sono caratteristici locali ricavati dai vecchi imbarcaderi lungo il fiume Po, che un tempo servivano come punti di attracco per le imbarcazioni che trasportavano merci e persone. Con il passare del tempo questi imbarcaderi sono stati riconvertiti in spazi ricreativi, oggi sono diventati luoghi di incontro e svago, offrendo ai visitatori la possibilità di godere della vista sul fiume e della tranquillità del parco circostante.

L’Imbarchino

La casetta rossa dell'Imbarchino del Valentino a Torino

Una casetta bianca e rossa dal tetto spiovente che spunta tra il verde, come una casetta norvegese che avesse deciso di trasferirsi in riva al fiume. L’Imbarchino è un locale che vive su più livelli: al mattino è rifugio per studenti universitari che nell’aula studio gratuita preparano esami tra sorsi di caffè e il mormorio del Po. Il pomeriggio si trasforma in punto di incontro per aperitivi improvvisati, conversazioni che si perdono tra glicini e piante aromatiche. E quando il sole tramonta, dj-set, stand-up comedy che fanno del prato antistante un anfiteatro naturale.

Bere qualcosa affacciati sul fiume.

L’Imbarchino è anche il quartier generale di Radio Banda Larga, che dal 2012 trasmette dal suo booth rinnovato. Più di cinquanta conduttori ogni mese portano ai microfoni la loro selezione musicale, creando quella colonna sonora urbana che accompagna le nostre giornate.

Armida e Cerea: le società dei canottieri

Nel fiume Po spesso si vedono canottieri impegnati in allenamenti e regate. Sul lungofiume del Valentino hanno sede due storiche società di cannottaggio di Torino.

Canottieri sul fiume Po al Valentino

La Reale Società Canottieri Cerea, fondata nel 1863, una delle più antiche e prestigiose società di canottaggio italiane, nota per la sua lunga tradizione e per aver contribuito alla fondazione della Federazione Italiana Canottaggio nel 1888. Si trova proprio sotto il Castello del Valentino a Torino. “Cerea” è un modo di salutare in piemontese, difficilmente traducibile, che veniva utilizzato dai barcaioli e dagli appassionati di voga quando si incrociavano sul fiume Po.  I fondatori della società decisero di adottarlo come nome per il loro club.

cannottaggio al Valentino

La Canottieri Armida, è meno conosciuta rispetto alla Cerea, ma ha anch’essa una storia ricca e ha partecipato a importanti raid fluviali, come quello compiuto insieme alla Cerea nel 1928, quando un gruppo di canottieri percorse il Po, navigò lungo l’Adriatico e lo Ionio, per poi risalire il Tirreno e infine il Tevere fino a Roma, coprendo una distanza complessiva di 3.600 chilometri in soli 55 giorni.

Il sottomarino del Parco del Valentino

Vicino al Ponte Isabella, nella parte più a sud del Parco del Valentino, troviamo la sezione centrale del sommergibile Andrea Provana. Varato nel 1918, non partecipò a conflitti ma fu impiegato per addestramenti e missioni di sorveglianza. Dopo essere stato dismesso, venne esposto a Torino in occasione dell’Esposizione Internazionale del 1928 e successivamente collocato definitivamente nel parco. Oggi conserva ancora la torretta e i cannoni originali, ed è un raro esempio di memoria navale a cielo aperto.

La Promotrice delle Belle Arti

Chi ama l’arte può completare la passeggiata al Valentino con una delle tante mostre organizzate dalla Promotrice delle Belle Arti. Fondata nel 1842, è un’istituzione culturale che promuove l’arte e gli artisti torinesi attraverso mostre temporanee. Ha sede in un elegante edificio liberty adiacente il Castello del Valentino.

Torino Esposizioni

Ex palazzo della Moda in stile razionalista progettato da Ettore Sottsass senior (1936) e successivamente trasformato e ampliato con la grandiosa struttura a volta opera di Pier Luigi Nervi,  ingegnere e architetto di fama mondiale autore anche del Palazzo del Lavoro e del Palazzetto dello Sport. Questo spazio ospiterà la nuova Biblioteca Civica di Torino.

La volta di Torino Esposizioni capolavoro di Pierluigi Nervi

Attività da fare al Parco del Valentino

Il Parco del Valentino offre diverse attività per vivere appieno la sua atmosfera unica e rigenerante. Ad esempio, potete godervi una piacevole passeggiata lungo il fiume Po, lasciandovi cullare dal lento scorrere dell’acqua e ammirando i ponti e i panorami sulla collina.

L’area più a Nord del Valentino, quella vicino a Corso Vittorio, durante la bella stagione è quella più frequentata dai ragazzi, straiati sui prati per bere una birra, o giocare a beach volley. Ci sono anche alcuni locali che mettono musica già nel pomeriggio.

Tra le varie attività da fare, si può affittare un risciò: un modo sostenibile e divertente per esplorare i sentieri e gli angoli caratteristici del parco.

Sopra il Giardino Roccioso c’è uno spazio per i bambini, con playground e giostre. Se volete fare un picnic, c’è un’area attrezzata con tavoli, situata nelle immediate vicinanze dell’area giochi, ideale per organizzare una pausa pranzo. In alternativa, potete scegliere uno dei tanti prati, perfetti per stendere una coperta e godervi il sole in tranquillità.

E se siete amanti della natura, non sorprendetevi se, durante il percorso, vi imbattete in simpatici scoiattoli che animano il Parco.

Mappa delle cose da vedere al Parco del Valentino e Borgo Medievale

Cosa vedere vicino al Parco del Valentino

Una passeggiata al Parco del Valentino può proseguire con una visita al Centro Storico Fiat, oppure al 25 Verde, raggiungibili a piedi in 5 minuti dalla fontana dei 12 mesi.

CENTRO STORICO FIAT

Qui si è fatta la storia dell’auto italiana. Dal primo stabilimento in San Salvario alle auto del boom economico, un viaggio nella storia della Fiat tra automobili, navi e aerei.

Scopri →

25 verde

LA CASA DEGLI ALBERI

Probabilmente il condominio più strano e innovativo di Torino, con oltre 150 alberi: una foresta verde su 5 piani, tutti da abitare.

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Museo della Frutta collezione di frutti artificiali Teca con frutta

MUSEI DELLA FRUTTA E ANATOMIA

A pochi passi da Torino Esposizioni c’è un edificio che ospita tre tra i più curiosi musei di torinesi: il Museo della Frutta, il Museo di Anatomia e il Museo Lombroso.

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