Tutto quello che non bisogna perdere in una prima visita a Torino. Tra portici, gallerie, importanti musei, piazze eleganti e raffinati palazzi, il centro di Torino è raccolto, con molte zone pedonali e facilmente visitabile a piedi.
Ecco un itinerario delle principali cose da vedere.
Piazza Castello
Siamo nel cuore storico di Torino, che deve il nome alla centrale residenza di Palazzo Madama, già Castello dei Principi di Acaja e precedentemente Porta Pretoria in epoca romana. Tanti i monumenti e gli scorci da ammirare.
Palazzo Madama
Palazzo Madama è l’edificio che riassume in sè duemila anni di storia della città: dall’epoca romana (i resti delle mura romane sono ancora visibili nell’atrio di ingresso), al Medio Evo, al Barocco fino al Rinascimento. Oltre allo splendido scalone barocco e i capolavori custoditi all’interno, meritano una visita il punto panoramico su una delle torri e il giardino medievale nel fossato.
Palazzo Reale
Fu la residenza ufficiale dei Savoia fino al 1865. Già Palazzo del Vescovo, diventò Palazzo Ducale con Carlo Emanuele II che trasformò il “Palazzo novo grande” secondo il progetto di Ascanio Vitozzi (1584). Ampliato e ristrutturato per volontà della prima Madama Reale, Maria Cristina di Francia, Palazzo Reale è diventato un ambiente ricco di opere d’arte grazie agli interventi di Filippo Juvarra (Scala delle Forbici), di Benedetto Alfieri e di Claudio Francesco Beaumont.
Cattedrale di San Giovanni Battista (Duomo) e Cappella della Sacra Sindone
Dedicato a San Giovanni Battista, il Duomo è l’unico esempio di architettura sacra rinascimentale a Torino. La torre campanaria venne fatta erigere nel 1470 in forme romaniche e conclusa nel ‘700 da Filippo Juvarra. Racchiudono la piazza Palazzo Reale e Palazzo Chiablese: quest’ultimo, sorto nel XVII secolo, venne ristrutturato nel XVIII da Benedetto Alfieri.
Nel Duomo è posto l’ingresso alla cappella dedicata alla reliquia ritenuta il sudario in cui fu avvolto il corpo di Gesù Cristo. Anche se vi si accede dal Duomo, fu costruita come parte integrante di Palazzo Reale. È il capolavoro barocco di Guarino Guarini, che portò a termine il precedente progetto di Amedeo di Castellamonte. L’Ostensione del Sacro Lino – oggi non più conservato all’interno della Cappella – è un evento eccezionale. Nella prima cappella di sinistra del Duomo è esposta una copia fotografica.
Chiesa di San Lorenzo
E’ la prima opera a Torino di Guarino Guarini. La volle Emanuele Filiberto di Savoia per celebrare la vittoria contro i francesi nella battaglia di San Quintino (1557); rappresenta uno dei massimi capolavori del barocco europeo. È notevole la cupola a fascioni incrociati; la facciata, uniformata a quella dei palazzi di piazza Castello, risale invece all’800.
Biblioteca Reale, Armeria Reale e Complesso della Cavallerizza Reale
La struttura monumentale rappresenta gli ampliamenti della reggia sabauda. All’interno sono conservate collezioni di disegni (tra i quali il celebre “Autoritratto” a sanguigna di Leonardo da Vinci), libri a stampa, manoscritti e pergamene, nonché armi e armature.
Piazza Carignano e Palazzo Carignano
Uno degli angoli più belli e raccolti della città. Su un lato il Teatro Carignano riedificato su disegno dell’architetto Benedetto Alfieri (1783); con accanto lo storico ristorante del Cambio e la gelateria Pepino . Dall ‘altro lato Palazzo Carignano . Al centro, la statua di Vincenzo Gioberti, protagonista del Risorgimento italiano.
L’imponente e movimentata facciata barocca e il maestoso atrio a pianta ellittica furono progettati da Guarino Guarini (1679). Il Palazzo ospitò la Camera dei Deputati del Regno di Sardegna (Parlamento Subalpino) e vide nascere Carlo Alberto e suo figlio Vittorio Emanuele II, primo re d’Italia. Vale una visita l’interno, ricco di affreschi, intagli e stucchi, sede del Museo Nazionale del Risorgimento Italiano e conserva cimeli e testimonianze di personaggi come Camillo Benso Conte di Cavour, Giuseppe Garibaldi, Silvio Pellico, Massimo D’Azeglio, Cesare Balbo e Vincenzo Gioberti.
Attraversando il cortile del palazzo, si arriva dalla parte della facciata ottocentesca in stile eclettico che si affaccia su piazza Carlo Alberto.
Piazza San Carlo
Siamo nel “salotto di Torino”, il punto perfetto per conoscere alcuni dei più famosi locali storici della città, ideali per un caffè, un pranzo o per un acquisto goloso e raffinato. Anticamente era la piazza Reale e del mercato e conserva a sud le “chiese gemelle” di San Carlo e Santa Cristina (quest’ultima con la facciata di Filippo Juvarra) e ai lati gli eleganti edifici barocchi, con gli ampi portici che risalgono alla metà del Seicento. Considerata una delle piazze più belle d’Europa, ha al centro il monumento equestre a Emanuele Filiberto , che ritorna vittorioso dalla battaglia di San Quintino nel 1557: è il monumento che i torinesi chiamano, in dialetto, ‘l caval ‘d brôns (“il cavallo di bronzo”).
Via Po
È l’occasione per una piacevole passeggiata sotto gli ampi portici, da piazza Castello a piazza Vittorio Veneto, tra negozi di antiquariato, librerie e locali storici come il Caffè Fiorio . La via venne costruita come secondo ampliamento della città (1673) per opera di Amedeo di Castellamonte. Notevoli sono il Palazzo dell’Università, la chiesa di San Francesco da Paola, il Palazzo degli Stemmi. All’angolo con via Accademia Albertina troviamo l’omonima istituzione di Belle Arti, che dal 1837 accoglie anche l’importante Pinacoteca, mentre quasi al fondo della via, verso piazza Vittorio Veneto, in un elegante palazzo, è ospitato il Museo di Arti Decorative – Fondazione Accorsi che raccoglie la collezione di arredi italiani e stranieri dell’antiquario e conoscitore d’arte Pietro Accorsi .
Mole Antonelliana
È il simbolo di Torino che, con i suoi 167,5 metri , svetta alta sulla città. Iniziata nel 1862 su progetto di Alessandro Antonelli come sinagoga torinese, fu ceduta al Comune per mancanza di fondi e venne completata soltanto nel 1889, un anno dopo la morte del suo ideatore e in concomitanza con il completamento della Tour Eiffel di Parigi. All’interno si visita il Museo Nazionale del Cinema, unico in Italia e tra i più importanti al mondo: dalle raccolte dedicate all’archeologia del cinema alla storia della fotografia, dai manifesti e corredi pubblicitari ai materiali di scena, il museo offre un viaggio unico ed emozionante attraverso la storia della Settima arte. Da non perdere la vista a 360 gradi sulla città, possibile grazie al veloce ascensore panoramico posto all’interno che porta fino all’altezza di 85 metri.
Piazza Vittorio Veneto
È una delle più ampie piazze del mondo e fu progettata dall’architetto Giuseppe Frizzi.
Contornata su tre lati da palazzi con i portici, si affaccia sul fiume attraverso il ponte napoleonico intitolato a Vittorio Emanuele I che conduce alla chiesa della Gran Madre di Dio. La piazza, che i torinesi chiamano familiarmente “Piazza Vittorio”, è molto amata anche per i tanti locali frequentati a tutte le ore del giorno.
Chiesa della Gran Madre di Dio
Costruita tra il 1827 e il 1831, si ispira al Pantheon di Roma e commemora il ritorno di Vittorio Emanuele I dopo l’occupazione napoleonica. La scritta latina posta sul frontone recita: Ordo Populusque Taurinus ob Adventum Regis (Le autorità e la cittadinanza torinese per il ritorno del re). Alle spalle del monumento a Vittorio Emanuele I (1885) si trova la scalinata con le due statue che rappresentano la Fede e la Religione.
Monte dei Cappuccini
È uno dei punti panoramici più famosi di Torino, da qui si apre una vista davvero spettacolare sulla città: è come essere all’altezza del pinnacolo della Mole Antonelliana. Sulla sommità è la chiesa di Santa Maria del Monte, con il convento dei Cappuccini, che fu costruita tra il 1584 e il 1656 da Ascanio Vitozzi e Carlo di Castellamonte.
Il convento dei Cappuccini ospita il Museo Nazionale della Montagna (sito) , tra i più importanti del mondo. Fondato nel 1874 dal Club Alpino Italiano, è stato rinnovato nel 2005. Sede di mostre temporanee, il museo accoglie anche due centri di documentazione e una cineteca storica. È consigliabile una visita alla torre della Vedetta Alpina, installata nel 1874, che offre una splendida vista sul panorama dell’arco alpino.
Ci si arriva anche a piedi, basta una breve passeggiata da Piazza Vittorio.