
Lo Studio 2 di via Nizza è stato uno dei locali che hanno fatto la storia della night-life torinese. Per quelli della mia generazione “il locale”.
Probabilmente il suo successo fu legato al mix di generi musicali diversi che attirava un pubblico eterogeneo: universitari, alternativi, fighetti, punk, truzzi, tutti andavano allo Studio 2.
Leggendarie le serate del venerdì con Mixo, poi passato alla TV (Videomusic), Ammendolia e Giusy Brunetti e, a inizio anni ’90, Pop planet la serata del sabato con la Latin Superb Posse: hip hop, house & techno.
Frequentai questo club negli ultimi anni della sua storia, primi anni ’90 e ne rimasi affascinato: la sala buia e alta, il ballatoio che correva attorno… la facciata su via Nizza un po’ stile Bowery, buttata giù per far posto ad un anonimo condominio e poi la musica, con i dj della vecchia Radio Flash.
Dopo la chiusura lo scettro di cult-club passò al Barrumba, locale che ereditò lo spirito crossover dello Studio 2, all’Hiroshima Mon Amout di via Belfiore, ai Reddocks ai Docks Dora, a Zona Castalia. I patiti di techno e house migrarono al Palace del Valentino.
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