
La Galleria Umberto Primo, è quella che maggiormente mi ricorda i passages parigini.
Immaginatevi un corridoio di luce e metallo, un respiro architettonico che attraversa il cuore di Torino. La Galleria Umberto Primo è un passaggio urbano che si snoda tra vetrate liberty e riflessi di storia.
Che cos’è la Galleria Umberto Primo: storia e origini
Per oltre tre secoli, la zona tra Piazza della Repubblica, via Milano, via Basilica e via Egidi – storicamente conosciuta come “Isolato Santa Croce” – fu sede del primo Ospedale Mauriziano.
Nel 1884, l’Ospedale si trasferisce nell’attuale sede di corso Turati, lasciando libero un prezioso spazio nel cuore della città. L’architetto Lorenzo Rivetti viene incaricato di immaginare una nuova vita per quest’area, e crea una delle gallerie commerciali più importanti di Torino. Il suo progetto prevede una galleria vetrata a forma di T che diventa un connettore urbano strategico che permette di passare da via della Basilica a Piazza della Repubblica.

La Galleria Umberto Primo oggi
Oggi l’unica testimonianza dell’antico ospedale di Torino è l’Antica Farmacia dell’Ordine Mauriziano, con i suoi eleganti arredi in legno.


La galleria è animata dai dehor dei locali che vi si affacciano. Sempre curioso affacciarsi alle vetrine ricche di opere d’arte della JK’S Gallery o a quelle con i colorati abiti da lavoro di Latuta, prima di scendere i gradini che portano a Porta Palazzo.


L’elegante tettoia ospita L’energia che unisce si espande nel blu, opera di Marco Gastini, che fa parte delle Luci d’artista.
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