Luci d’artista: a Natale l’arte illumina Torino

Dal 1998, ogni anno le Luci d’Artista di Torino sono un evento unico che trasforma la città in un museo a cielo aperto con installazioni luminose di artisti contemporanei

A torino tornano le luci d'artista

Questo evento unico, che si svolge dal 25 ottobre al 12 gennaio, è diventato un punto di riferimento per l’arte contemporanea a livello nazionale, e attira migliaia di visitatori, oltre a essere molto amato dai torinesi.

Le Luci d’Artista nascono come eccezionali luminarie per celebrare le feste natalizie, ma fin da subito diventano un obiettivo ambizioso: creare una collezione pubblica di arte contemporanea capace di comunicare con tutti. Questa visione è stata guidata da Fiorenzo Alfieri, compianto assessore del Comune di Torino.

Alcune delle Luci d’Artista sono diventate permanenti come Il volo dei numeri, di Mario Merz, la seguenza di Fibonacci sulla Mole Antonelliana. O ancora Amare le differenze di Michelangelo Pistoletto, sulla facciata della Tettoia dell’Orologio in Piazza della Repubblica, un opera che riflette sull’importanza dell’inclusività e dell’accettazione delle diversità.

Le Luci d’Artista non sono solo un evento artistico, ma anche un simbolo dell’identità culturale di Torino. Questa manifestazione ha contribuito a ripensare la città come un luogo del contemporaneo, diventando un’immagine immediata e riconoscibile della sua vocazione artistica. La loro accensione ogni anno avviene nel periodo della Torino Art Week, la settimana dell’arte contemporanea di Torino.

Guida alle delle opere più iconiche di Luci d’Artista

Regno dei fiori: nido cosmico di tutte le anime – Nicola De Maria

Situata in Piazza Carlo Emanuele II (piazza Carlina), questa opera celebra la bellezza e la spiritualità attraverso un’esplosione di colori e forme floreali, evocando un senso di armonia universale.

L’energia che unisce si espande nel blu – Marco Gastini

Collocata nella Galleria Umberto I, questa installazione gioca con il colore blu per rappresentare l’energia vitale che connette gli individui e lo spazio circostante.

Piccoli spiriti blu – Rebecca Horn

Al Monte dei Cappuccini, l’opera evoca una dimensione spirituale attraverso luci blu che sembrano fluttuare nell’aria, creando un’atmosfera mistica.

Doppio Passaggio (Torino) – Joseph Kosuth

Sul Ponte Vittorio Emanuele I, questa installazione dialoga con il contesto urbano attraverso frasi luminose che invitano alla riflessione sul linguaggio e sul significato.

Io, sono nato qui – Renato Leotta

Posizionata sul tetto dell’Ospedale Sant’Anna, quest’opera esplora il tema dell’identità e del legame con il luogo natale.

Tappeto Volante – Daniel Buren 

Torino Piazza Palazzo di città

Il volo dei numeri – Mario Merz

Alla Mole Antonelliana, l’opera utilizza la sequenza di Fibonacci per rappresentare il rapporto tra natura e matematica, con numeri luminosi che si innalzano verso il cielo.

Numeri di Fibonacci sulla Mole

Concerto di parole – Mario Molinari

In Piazza Polonia, questa installazione combina luce e linguaggio per creare una sinfonia visiva che celebra la comunicazione.

Vento solare – Luigi Nervo

In Piazzetta Mollino, l’opera rappresenta il vento solare attraverso forme luminose dinamiche che evocano energia e movimento.

ventosolare

Amare le differenze – Michelangelo Pistoletto

Sulla facciata della Tettoia dell’Orologio in Piazza della Repubblica, l’opera riflette sull’importanza dell’inclusività e dell’accettazione delle diversità.

Luce Fontana Ruota – Gilberto Zorio

Al Laghetto Italia ’61 (corso Unità d’Italia), questa installazione combina luce e movimento per creare una ruota luminosa simbolo di energia e trasformazione.

Illuminated Benches – Jeppe Hein

In Piazza Risorgimento, le panchine illuminate invitano i visitatori a interagire con l’opera, creando un’esperienza ludica e partecipativa.

Nicola De Maria – Regno dei fiori: nido cosmico di tutte le anime

Situata in Piazza Carlo Emanuele II (piazza Carlina), questa opera celebra la bellezza e la spiritualità attraverso un’esplosione di colori e forme floreali, evocando un senso di armonia universale.

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Luì e l’Arte di Andare nel Bosco – Luigi Mainolfi

lui

L’installazione racconta la storia di Luì, un personaggio che riesce a recuperare bambini e adulti persi nel bosco grazie alla sua capacità di inventare oggetti che producono rumore. Questa storia è rappresentata attraverso luci e suoni che evocano l’idea di un viaggio nel bosco, creando un’atmosfera immaginifica e interattiva.

Palomar – Giulio Paolini

palomar

Paolini, noto per le sue opere che esplorano il rapporto tra linguaggio e immagine, ha creato un’installazione che si integra perfettamente nel contesto cittadino.

MY NOON – Tobias Rehberger

my noon

Un orologio composto da cerchi e linee che scandisce le ore con il sistema binario


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