Basta baracchino…ora abbiamo il Bento Box !

Muji store a TOrino

Bento Box, la risposta giapponese al baracchino

Sale e pepe

In una via Garibaldi (n.3) sempre più intasata di jeanserie e profumerie, ha aperto uno dei negozi che ho sempre invidiato alle grandi capitali europee: Muji, una catena giapponese che vende oggetti dal design minimalista: dal bloc notes di carta beige grezza al set per la salsa di soia, dal lettore cd da parete (pluripremiato e geniale oggetto disegnato da Ideo) alle tovagliette per arrotolare i Nori Maki. Praticamente la filosofia di Ikea in versione giapponese.

Peccato, però, che il negozio sia ospitato nei locali della storica libreria Lattes e che nella risistemazione del negozio siano state chiuse le finestre su via Garibaldi, che davano fascino ai locali al primo piano. Certo non poteva esserci contrappasso peggiore: da un locale storico e tradizionale ad una catena internazionale…

Il bello e il brutto della globalizzazione.

Comments

10 risposte a “Basta baracchino…ora abbiamo il Bento Box !”

  1. Avatar Desmentera

    ma noooo!!!!non c’è più la lattes???ma che tristezzaaaaa!!!Se avessi saputo,qualche mese fa,che era lultima volta che ci mettevo piede e he compravo….:'(e si che io amo il Giappone eh,e son contentissima di questo negozio che non vedo l’ora di andare a vedere!!!….però rimane pur sempre un velo di tristezza….beh,spero di esorcizzare la malinconia con un acquisto in questo piccolo angolo di Giappone!!:-D

  2. Avatar utente anonimo
    utente anonimo

    Già… però sai che regali di natale 😀
    Un saluto!

  3. Avatar utente anonimo

    ihihihih!!!verissimo!!!:-D

  4. Avatar utente anonimo

    Oggi sono passata Muji, e` molto carino.
    Il tuo sito bellissimo, mi piace tantissimo.
    Ti seguo!

    Sayaka&Andrea

  5. Avatar TOlove

    Muji!!! obiettivamente, l’unica cosa che ci può impedire di piangere troppo per la chiusura di lattes…

  6. Avatar utente anonimo
    utente anonimo

    Già … il passaggio da un luogo della tradizione ad un nonluogo è traumatico.

  7. Avatar TOlove

    Dietro alla chiusura della Lattes, purtroppo, c’è il dramma delle librerie indipendenti. La gente legge di meno e compra da Mondadori.

  8. Avatar utente anonimo
    utente anonimo

    E’ vero, non riescono a reggere la concorrenza, e se devo dire anche io che ora la rimpiango non ci mettevo mai piede preferendo magari la Fnac. Forse perchè preferisco le librerie in cui puoi girovagare curiosare e sfogliare un libro senza sentirti osservato e magari nel frattempo prenderti anche un caffè.

    Le piccole librerie per sopravvivere dovrebbero forse specializzarsi, scegliendo un tema: ad esempio da Comunardi ci vado spesso perchè so che ci trovo libri di un determinato genere.
    E se qualcuno aprirà in centro una bella libreria dedicata all’arte e all’architettura mi vedrà spesso…

  9. Avatar matra

    Sono stato a Torino a Novembre, e mi è piaciuta moltissimo la libreria Mood, in via Cesare Battisti. E’ bella, fornita, c’è il caffè… anche il bagno con la musica è strepitoso… bellissimo anche lo sfashion cafè lì vicino!

  10. Avatar
    Anonimo

    concordo: brutto colpo la perdita di lattes, buon successo l’arrivo di Muji (che però avrebbe potuto essere benissimo ospitata altrove, anche in pieno centro).

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