Oggi è il grande giorno… al Traffic arriva il genio.
2 comments to “APHEX TWIN”
Arriviamo alla Pellerina alle 20.30, poca gente, lo spazio del concerto semivuoto.
Alle 21 iniziano i/le Cocorosie, bellissima voce di una delle due cantanti a metà tra Martina di Tricky e la tipa dei Lamb. Nenie che sembrano i canti delle sirene su base elettronica.
Bello dj set di Ned Beckett che scalda l’attesa per l’evento, mentre aphex twin passa più volte a sistemare qualcosa alla consolle nell’indifferenza generale( forse il suo volto non è molto noto…) tant’è che il Beckett si stupisce e fa dei gesti come per dire “ma avete visto ci c’è qua????!”
Iniziano i video di Chris Cunningham: il nuovo Rubber Johnny, veramente inquietante con un animaletto rachitico dagli occhi luminosi che osserva una specie di mostro-feto-macrocefalo con lingua vibrante da serpente, due tipi che si prendono ripetutamente a cazzotti a ritmo della musica di afx, una scimmia multibraccia che suona una multibatteria. Sin dall’inizio il pubblico si esalta, inizia a pogare, l’atmosfera è veramente cupa, nera, apocalittica. Ci giriamo e dietro c’è gente a perdita d’occhio.
Poi il video di Come to Daddy spettacolare con le urla finali a questo volume e quello di Windowlicker con la musica della celestiale ON (uno dei miei pezzi preferiti). Cunningham se ne va (poteva anche non esserci) e lascia la consolle al grande Aphex Twin. Il suo set, a pensarci bene, ricalca la storia della musica elettronica: inizia con sonorità electro-80’s vs breackbeat, a meta vira su sonorità rave di inizi anni ’90, poi drum’n bass e techno potentissima quasi gabber. Il tutto sempre molto frammentato, ogni loop durava qualche decina di secondi per poi fondersi con il successivo.
La chicca finale è un siparietto umoristico: una voce in italiano commenta ironicamente lo squallido e commerciale panorama mucicale mondiale. Il genio ci fa sentire alcuni fulgidi esempi: tiziano ferro in italia, in francia Alizée, in asereje’ , negli states avril lavigne. Ma ora ci pensa lui a portare un po’ di devastazione mentale … e ricomincia con uno dei suoi pezzi + violenti.
Finisce il concerto, si accendono le luci e ci accorgiamo del sorprendente numero di persone accorse all’evento.
Arriviamo alla Pellerina alle 20.30, poca gente, lo spazio del concerto semivuoto.
Alle 21 iniziano i/le Cocorosie, bellissima voce di una delle due cantanti a metà tra Martina di Tricky e la tipa dei Lamb. Nenie che sembrano i canti delle sirene su base elettronica.
Bello dj set di Ned Beckett che scalda l’attesa per l’evento, mentre aphex twin passa più volte a sistemare qualcosa alla consolle nell’indifferenza generale( forse il suo volto non è molto noto…) tant’è che il Beckett si stupisce e fa dei gesti come per dire “ma avete visto ci c’è qua????!”
Iniziano i video di Chris Cunningham: il nuovo Rubber Johnny, veramente inquietante con un animaletto rachitico dagli occhi luminosi che osserva una specie di mostro-feto-macrocefalo con lingua vibrante da serpente, due tipi che si prendono ripetutamente a cazzotti a ritmo della musica di afx, una scimmia multibraccia che suona una multibatteria. Sin dall’inizio il pubblico si esalta, inizia a pogare, l’atmosfera è veramente cupa, nera, apocalittica. Ci giriamo e dietro c’è gente a perdita d’occhio.
Poi il video di Come to Daddy spettacolare con le urla finali a questo volume e quello di Windowlicker con la musica della celestiale ON (uno dei miei pezzi preferiti). Cunningham se ne va (poteva anche non esserci) e lascia la consolle al grande Aphex Twin. Il suo set, a pensarci bene, ricalca la storia della musica elettronica: inizia con sonorità electro-80’s vs breackbeat, a meta vira su sonorità rave di inizi anni ’90, poi drum’n bass e techno potentissima quasi gabber. Il tutto sempre molto frammentato, ogni loop durava qualche decina di secondi per poi fondersi con il successivo.
La chicca finale è un siparietto umoristico: una voce in italiano commenta ironicamente lo squallido e commerciale panorama mucicale mondiale. Il genio ci fa sentire alcuni fulgidi esempi: tiziano ferro in italia, in francia Alizée, in asereje’ , negli states avril lavigne. Ma ora ci pensa lui a portare un po’ di devastazione mentale … e ricomincia con uno dei suoi pezzi + violenti.
Finisce il concerto, si accendono le luci e ci accorgiamo del sorprendente numero di persone accorse all’evento.
Foto del concerto ???
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