Torino e Mollino descritti da Domus

Un articolo uscito su Domus su Carlo Mollino

Torino è una strana città.

Può essere vista come una città grigia fatta di fabbriche e ciminiere.

O come una città barocca, ricca di piccole piazze con caffè e pasticcerie che profumano sempre di cioccolato.

Molti la pensano come una città chiusa, ripiegata in se stessa, inevitabilmente provinciale, anche se produttiva. Ma è proprio questo suo carattere, questa sua vocazione, che la rende ideale per essere una città-laboratorio.

Un luogo dove si sperimenta e si reinventa (e si esporta) tutto.

Il cinema, la moda, il design, le correnti di pensiero filosofico, l’arte d’avanguardia. Spesso a prevalere è la regola ferrea dell’understatement torinese (o più banalmente quella del “nemo propheta in patria”), e questo spiegherebbe perché anche un grande come Carlo Mollino, celebrato a New York, a Berlino, a Parigi, ancora oggi nella sua città viene considerato come un’anomalia.

Carlo Mollino. Interni in piano-sequenza, Manolo De Giorgi, Abitare Segesta Edizioni, Milano 2004

5 comments to “Torino e Mollino descritti da Domus”
  1. Che bel blog. Ho anche visto il sito. In cui pero’ non c’e’ link al blog (anche se compare la scirtta).
    Parli di locali in qualche post fa.
    Tempo fa avevo scritto un post da qualche parte chiedendomi che fine avesse fatto Zona Castalia. Lo sai che dei commentatori nessuno ha saputo dire cosa ne e’ di Castalia e, se davvero e’ chiusa, quando ha cessato di esistere?
    Eppure e’ un locale nel cuore di molti trentenni di oggi..

    ciao
    Lori

  2. in Zona Castalia ho passato alcune delle mie più belle serate da ragazzino..
    complimenti per il blog e per il sito..essendo di Torino non posso far altro che apprezzare e continuare a credere ogni giorno che passa sempre di più che ho la fortuna di essere nato e di vivere in una città magica di cui mi innamoro sempre di più ogni giorno che passa…
    se ti va passa dal mio blog…
    buona fortuna e buon proseguimento,
    marco.

  3. mi sembra che zona castalia sia diventata solo + un associazione culturale, che ogni tanto organizza qualcosa … comunque è un peccato anche perchè il locale era veramente bello, con le volte in mattoni e le scalinate. Mi ricordo uno spettacolare dj set di dj Punkrock…

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