Memoria

Piazza CLN

(Comitato di liberazione nazionale, 1943-1946). Organismo interpartitico antifascista clandestino italiano. Creato a Roma il 9 settembre 1943 e presieduto da Ivanoe Bonomi, fu composto da rappresentanti di Dc, Pci, Psiup, Pd’a, Pli e Democrazia del lavoro. La divisione del paese dopo l’armistizio impose la formazione di un Cln dell’Alta Italia (Clnai), che da Milano occupata diresse nella clandestinità la guerra di resistenza ed ebbe, per delega, poteri di governo nei giorni dell’insurrezione nazionale, e la creazione di numerosi organismi locali e aziendali con lo stesso nome. Dopo la liberazione di Roma (giugno 1944), il Cln centrale assunse responsabilità di governo con la presidenza del consiglio affidata allo stesso Bonomi, poi sostituito, subito dopo la Liberazione (25 aprile 1945), dal dirigente della guerra partigiana Ferruccio Parri. I rappresentanti del Partito d’azione furono i più tenaci sostenitori di un ruolo "rivoluzionario" dei Cln, concepiti come organi di potere dal basso piuttosto che come coalizioni interpartitiche: la loro proposta, che si basava sul ruolo effettivamente svolto dai Cln nel corso della guerra al nord, venne nei fatti rifiutata dagli altri partiti. Nel dopoguerra, pertanto, anche prima delle elezioni del 1946, i Cln vennero privati di ogni funzione e quindi sciolti ufficialmente nel 1947.

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