La libreria della Coop in piazza Castello

Libreria Coop di Torino

Avevo letto sul giornale che sabato avrebbe aperto a Torino in piazza Castello la nuova  libreria Coop. La prima in un centro cittadino, su tre piani, pensavo fosse la libreria definitiva, quella con tutti i libri che cerchi, con un fornitissimo reparto architettura e arte in cui passare ore a sfogliare libri e riviste, magari bevendo pure un caffè (possibilmente lungo)… invece ho trovato una libreria anonima e nemmeno tanto grande ( credo sia più piccola della Feltrinelli di piazza CLN, dell’attigua Mondadori, non parliamo dei megastore di una qualsiasi metropoli) .

Il piano -1

Al piano +1 almeno si gode della vista su piazza Castello e via Roma. Il piano sottoterra, invece, è triste come una biblioteca da parrocchia…

Attaccata alla Mondadori (curioso accostamento no?), non se ne sentiva proprio il bisogno, se non per il condivisibile sfizio di non dare soldi alla Mondadori appunto.

Le mie preferite a Torino rimangono Fnac e Comunardi.

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9 comments to “La libreria della Coop in piazza Castello”
  1. …sarà da vedersi…nel frattempo segnalo anche la Libreria Coop di Mondovicino, con in vetrina il meglio dei libri illustrati su trattori e mezzi agricoli tanto cari a quelli della Granda!

  2. delusa un po’ anche io. confusionaria e anonima.
    anche se ritengo sia sempre una cosa positiva l’apertura di una libreria quale che sia.
    di fnac detesto il modo di categorizzare i libri. per esempio aldo busi (così come altri) lo si trova nel banco “gay-lesbian” e non fra gli autori italiani e mi sembra veramente ridicolo.

  3. Danilo: Beh per lo meno a Mondovicino c’è stato uno sforzo per adattarsi al genius loci, qua a torino un nonluogo veramente anonimo.
    Elena: anche io ho sempre trovato curioso l’isolotto gay&lesbian, però d’altro canto apprezzo molto l’isolotto “arte e architettura” con sul retro “musica” e quello “scrittori emergenti” o “brand new” o simili… ora non mi ricordo il titolo.

    HO dimenticato di citare tra le preferite la libreria del Lingotto dedicata all’arte, molto bella e luminosa con quei finestroni industriali.

  4. Spero che questi megastore senz’anima non soppiantino le librerie indipendenti dove si possono ancora trovare dei librai veri e non dei commessi che ti possono dedicare al massimo cinque minuti. La mia preferita è la Bottega dei libri, in via Santa Maria 6: un gioiellino nascosto.

  5. In realtà io non uso molto questa possibilità, forse per timidezza o diffidenza. Preferisco scegliere i libri documentandomi su internet, confrontando più opinioni. Solo una volta ho chiesto un consiglio al libraio (Fogola): era il mio secondo libro di Kerouac.

  6. io ci sono andata all’inaugurazione. mah. a me sembra simile a tutte le altre “grandi”.. in compenso simpatica l’idea di regalare un libro ai “visitatori”..
    ah sono stata casa design in piazza S. Carlo. carino. c’è fino a domenica, è stata prorogata.

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