Museo Egizio

Cosa vedere al Museo Egizio di Torino, il più antico museo al mondo dedicato alla civiltà egizia.

Il Regio Museo delle Antichità Egizie fu fondato nel 1824 da Re Carlo Felice di Savoia per ospitare la collezione di Bernardino Drovetti, archeologo piemontese e console di Francia in Egitto durante la spedizione napoleonica del 1798.

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La storia di Drovetti è veramente affascinante e avventurosa, da un piccolo paese in provincia di Torino a diventò console generale di Francia in Egitto, ed è raccontata mirabilmente nella biografia di Giorgio Caponetti Drovetti l’Egizio.

Successivamente venne arricchito fino a raggiungere ben 40.000 reperti, tra cui antiche tavolette, mummie, papiri, oggetti, animali imbalsamati, statue e sfingi che rendono questo luogo oggi il sesto museo più visitato in Italia. 

Perchè a Torino?

Come mai proprio Torino ospita una delle collezioni di reperti egizi più grandi al mondo?

Qualche secolo prima i Savoia avevano iniziato la collezione egizia acquistando dai Gonzaga di Mantova la tavola della “Mensa Isiaca”, una tavola di bronzo realizzata attorno al I secolo d.C. molto probabilmente a Roma, come pala d’altare di un tempio dedicato alla dea Iside. La sua scoperta suscitò scalpore e in passato diede il via a molteplici ricerche mirate a decifrare i suoi simboli. Successivamente, si arrivò alla conclusione che non fossero geroglifici, bensì semplici decorazioni senza alcun significato.

I Savoia erano affascinati dai culti egizi e vollero giustificare la propria autorità vantando origini egizie per la casata e per la città di Torino, capitale del regno. Il simbolo di Torino poi ricorda Api, divinità egizia venerata sotto forma di toro.

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Va detto poi che i misteri e i culti dell’antico Egitto affascinarono i regnanti sin dal Rinascimento: i faraoni infatti furono il primo esempio storico di divinità impersonata da un sovrano e quindi vennero assunti a modello dai successivi aspiranti al potere, compresi i Savoia, alla ricerca di legittimazione ed espansione politica e territoriale.

L’egitto-mania sabauda ha lasciato in eredità a Torino una collezione straordinaria, per bellezza e integrità: migliaia di reperti, tra cui decine di statue monumentali, sarcofagi, mummie, papiri, vasi, arredi e oggetti di uso quotidiano.

Cosa vedere al museo Egizio di Torino

Il museo Egizio di Torino ha sede nel seicentesco Palazzo dell’Accademia delle Scienze, a pochi passi da Piazza San Carlo nel centro di Torino. Il rinnovo del 2019 ha migliorato l’accessibilità e preparato il museo per il bicentenario nel 2024.

Il Museo offre l’opportunità di partecipare a visite tematiche, ammirare mostre temporanee e partecipare a tour educativi e laboratori per esplorare la conoscenza qui conservata.

Piano Sotterraneo 
Optando per l’audioguida, magari scegliendo il percorso breve che offre maggiore libertà, verrete accolti dal direttore Christian Greco che vi spiegherà l’importanza della Mensa Isiaca. Questo oggetto, utilizzato dallo storico tedesco Athanasius Kircher per un primo tentativo di traduzione dei geroglifici, rappresenta il primo reperto del museo.

Secondo Piano 
Dall’ipogeo, le scale mobili conducono al secondo livello: il percorso prosegue con il periodo predinastico e l’Antico Regno. Si prosegue con la visita di due tombe esemplari, la Tomba degli Ignoti e la Tomba di Iti e Neferu, e si conclude con i reperti del Medio e Nuovo Regno.

Primo Piano 
Questo piano ospita alcuni dei reperti più significativi, come i sarcofagi di Kha e Merit, con i loro eccezionali corredi funerari, incluse pagnotte per l’aldilà. Il percorso prosegue dalla sezione di Deir El-Medina alla Galleria dei Sarcofagi, passando per la Valle delle Regine, fino all’epoca romana e tardoantica.

Piano Terra 
Il livello più affascinante, curato dal celebre scenografo Dante Ferretti, offre sorprendenti effetti e prospettive mozzafiato sulle statue della Galleria dei Re, che emergono dallo sfondo scuro grazie a sapienti giochi di luce, sulla Sala Nubiana e sul Tempio di Ellesija.

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Passando da una sala all’altra, si ha davvero la sensazione di viaggiare nei secoli e di riscoprire questa antica civiltà, con i suoi capolavori, le sue curiosità, i suoi protagonisti.


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